Tax Credit, avviati controlli su circa 200 opere

Il ministro Giuli ha annunciato al Senato una stretta sui controlli: metà dei fascicoli richiesti sono stati girati alla Guardia di Finanza per ulteriori verifiche
nuovi controlli per il tax creditIl ministro della cultura Alessandro Giuli (© Getty Images)

Il Ministero della Cultura ha iniziato gli annunciati controlli anche retroattivi su opere e produzioni che hanno richiesto il tax credit. Lo ha annunciato il ministro Alessandro Giuli durante il question time di ieri, giovedì 26 giugno 2025, al Senato. La decisione fa indirettamente seguito allo scandalo provocato dal caso Kaufmann, presunto killer di Villa Pamphili che sotto il falso nome di Rexal Ford avrebbe avuto accesso al credito d’imposta per il film Stelle della notte per un totale di poco superiore a 860mila euro.

Il caso è finito immediatamente sotto i riflettori: la possibilità che un uomo che avrebbe ucciso una donna e una bimba abbia potuto beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dal MiC a supporto dell’industria cinematografica, ha fornito a Giuli il pretesto adatto per attuare una serie di decreti correttivi per il tax credit internazionale e avviare controlli atti a limitare gli sprechi e le storture già evidenziate dal sistema. «Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche. Basta sprechi e truffe: i soldi dei contribuenti andranno solo a chi fa davvero cinema» ha dichiarato, sebbene Nicola Borrelli, direttore generale della DG Cinema e Audiovisivo la domanda per il film di Rexal Ford sia stata valutata corretta e soprattutto presentata da un co-produttore italiano accreditato, che sostiene che il film esista davvero.

Nel suo intervento, il ministro Giuli ha aggiunto: «Siamo convinti che l’investimento pubblico in questo settore sia altamente strategico per l’identità culturale italiana e dunque riteniamo necessario che le risorse disponibili siano erogate in modo trasparente, con verifiche sempre più efficienti e capaci, anche premiando un comportamento sempre più virtuoso degli operatori del settore». Per questo, ha annunciato che oltre alle novità di tipo normativo, verrà potenziata anche l’attività di controllo: «Sono svolti ulteriori approfondimenti in relazione a quelle posizioni che, nonostante l’apparente regolarità delle domande trasmesse, presentino elementi meritevoli di particolare attenzione – ha detto, stando a quanto riportato da RepubblicaIl ministero ha avviato ulteriori controlli su circa 200 opere per le quali sono stati richiesti tutti i documenti contabili e fiscali; in presenza di ulteriori dubbi, si è proceduto alla consegna di circa la metà dei fascicoli alla Guardia di Finanza, con la quale il ministero ha stipulato una apposita convenzione».

Le agevolazioni previste dalla legge 220/2016 a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo saranno quindi ulteriormente razionalizzate nei criteri di attribuzione, per eliminare quelle distorsioni contro cui ha puntato il dito da tempo il Ministero: «L’adozione nel corso del 2024 dei nuovi decreti che disciplinano il credito d’imposta per la produzione nazionale e per le produzioni esecutive ha consentito di dettagliare i parametri per accedere a tali agevolazioni» ha detto Giuli, facendo riferimento alle nuove regole per il tax credit che tra le altre cose vietano di sub-appaltare prestazioni o servizi ed estendono le casistiche di esclusione dai benefici in caso di dichiarazioni mendaci o mancato rispetto dell’obbligo di reinvestimento.

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