Sorrento, le nuove frontiere dell’esercizio nel panel Anec

Il convegno ha affrontato le nuove sfide delle sale sul fronte della sostenibilità, della formazione, dell’innovazione, della sicurezza e della sinergia di filiera. Ne hanno parlato: Marco Gisotti, Bruno Zambardino, Alessandro Rossi, Richard Borg, Federico Bagnoli Rossi, Silvia Paonessa

“Quale esercizio cinematografico per lo spettatore di oggi?”. Questo il titolo del convegno organizzato da Anec all’interno delle Giornate professionali di Cinema di Sorrento. Un panel che ha voluto raccontare le sfide dell’esercizio da una prospettiva a 360 gradi chiamando a parlare relatori da diversi ambiti. L’idea alla base è che le sale, oggi, devono puntare a essere:

  • più sostenibili
  • più formative
  • più innovative
  • più sicure
  • più sinergiche

A moderare l’incontro, Simone Gialdini, Direttore generale Anec.

Sul fronte delle sale più sostenibili è intervenuto Marco Gisotti, Green Cross Italia, che ha ricordato «il forte impegno di GCI insieme ad Anec per rinnovare i cinema e renderli più efficienti dal punto di vista energetico. Grazie al PNRR, sono stati messi a disposizione ben 100 milioni di euro per questo obiettivo. L’efficientemento energetico è fondamentale per la salute delle sale: oltre il 30% dei costi delle sale dipendono dalle spese energetiche. Ora più che mai, visti i rincari delle bollette, risparmiare in questo ambito è vitale. L’efficientemento energetico è poi una sfida importante anche sul lato ambientale per ridurre le emissioni di Co2. Un’opportunità per la riduzione dei costi energetiche è poi quella delle comunità energetiche: dei gruppi di soggetti (normali cittadini, ma anche Comuni, associazioni, società private ecc) che diventano proprietari di fonti di energie rinnovabili (pale eoliche e via dicendo) per poi poter utilizzare l’energia da esse prodotte con risparmi sulle bollette».

Per la formazione, Bruno Zambardino ha fatto una fotografia delle iniziative e bandi del MiC del Piano nazionale Cinema e Immagini per le Scuole. «In base alla Legge Cinema, almeno il 3% della dotazione del Fondo deve essere dedicato all’alfabetizzazione, alla formazione, alla crescita della cultura audiovisiva. Solo per riportare qualche dato, nella Terza edizione 2022/23, sono stati presentati 1015 progetti (683 scuole + 332 enti), dei quali sono stati sostenuti 689 progetti per 42,8 milioni di euro assegnati. L’obiettivo futuro è di arrivare a far diventare il cinema una materia curriculare nei corsi di studi delle scuole, e non solo un progetto educativo episodico, proprio come succede in Francia. Per quel che riguarda espressamente le sale, la sfida è quella che i cinema non siano solo degli spazi da affittare per fra vedere dei film agli studenti, ma che le sale diventino un soggetto attivo proprio nella progettazione di percorsi formativi. Non ultimo, è creato un portale ad hoc sulla formazione: www.cinemaperlascuola.istruzione.it

Un esempio di progetto di innovazione dell’esercizio è quello di FCE – First Class Entertainment, circuito cinematografico di lusso, con sale di massimo 40 che puntano al massimo livello tecnologico e di comfort. La prima apertura sarà il cinema Lux di Torino e prossimamente a Milano e Roma. Come raccontato da Alessandro Rossi e Richard Borg: «in queste sale, non saranno proiettati solo film, non saranno luoghi di solo cinema ma di intrattenimento a 360 gradi. Saranno luoghi curatissimi, con eleganti spazi di ristorazione dentro e fuori la sala, che vedranno la collaborazione con grandi chef. FCE punta ad aprire sale anche in hotel dalle 4 stelle in su, in tenute di lusso private o yacht. Nell’incontro è stato anche comunicato che anche Marco Belardi è entrato in First Class Entertainment.

Il futuro delle sale deve essere anche più sicuro. Sicuro sul fronte della pirateria, dunque evitando qualsiasi caso di registrazione illecita nei cinema di film di prima visione che poi vengono immessi nel mercato di consumo illegale. Lo ha ribadito Federico Bagnoli Rossi, Presidente e Direttore generale Fapav: «il camcording è ancora un problema importante, e così la Fapav ha in programma per il 2023 il lancio di una nuova campagna di comunicazione dedicata». Bagnoli Rossi ha anche ricordato come la Fapav si sia recentemente riorganizzata includendo anche lo sport nel suo raggio d’azione: «un cambiamento che ha portato ad avere una massa critica più di peso, con una maggiore rappresentanza, visibilità e forza di intervento. La pirateria, del resto, è ancora una forte criticità che, solo per riportare qualche dato, porta a un danno diretto del settore audiovisivo di 940 milioni di euro e la perdita di 9.400 posti di lavoro. Le prossime sfide di Fapav sono ora: l’implementazione della direttiva copyright, il regolamento DSA e l’approvazione da parte del nuovo Governo della nuova proposta di legge antipirateria.

Infine, ha chiuso il panel Silvia Paonessa, CEO di OnCasting: startup che ha sviluppato una piattaforma Web in grado di ottimizzare e gestire casting di qualsiasi tipologia e dimensione, connettendo grandi aziende e piccoli professionisti all’interno di un unico spazio virtuale. Paonessa ha annunciato che «nel 2023 OnCasting lancerà progetti dedicati anche alle sale nell’ottica di implementare la sinergia tra i vari comparti del settore audiovisivo. Perché una filiera più sinergica è sinonimo di un’industria più sana e più funzionale».

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