Sorrento: il cinema verso il digitale?

Si è tenuto ieri nella Sala Sirene del Sorrento Palace hotel, il primo dei due incontri, intitolato “Il cinema prossimo venturo”, incentrato sul futuro delle tecnologie digitali. Nell’introdurre il convegno, Ernesto Di Sarro, presidente dell’Anec (Associazione nazionale esercenti cinematografici), ha sottolineato come l’avvento del digitale “sia una vera e propria rivoluzione che porterà grossi cambiamenti nel mondo cinematografico”. Una rivoluzione non così lontana visto che oramai la qualità della proiezione in digitale sta raggiungendo i livelli di quella su pellicola. Beria, della società Barco specializzata nella realizzazione di proiettori digitali, ha invece sottolineato come nei prossimi cinque anni l’industria cinematografica investirà circa 3 miliardi di dollari nella tecnologia digitale. Più di ogni altra questione, Beria ha voluto sottolineare come la produzione in digitale “si realizzi con costi minori rispetto agli attuali. Ma tutta la catena che va dalla distribuzione all’esercente, per finire allo spettatore trarrà dei vantaggi dal digitale”. Il perché è stato spiegato anche da Splendorini di Elsacom, il quale ha affermato che un film in digitale “è posto su piste che possono avere fino a 6 doppiaggi. In questo modo si risparmia sul costo delle copie e quindi sui costi di distribuzione. Anche un film di scarso successo, ad esempio, grazie ai costi di distribuzione ridotti, potrà avere una circuitazione più diffusa che gli permetterà di realizzare, comunque, dei guadagni”. Ma il sistema digitale sarà in grado anche di infliggere una battuta d’arresto alla pirateria, dato che decriptare un film in digitale è molto difficile. Certo, ora siamo solo agli inizi. Anche se il mondo cinematografico, come ha sottolineato Carol Ann di Qualcomm, solo da quest’anno ha cominciato a superare lo scetticismo verso questo tipo di trasmissione di immagini. Capitini (Microcinema), infatti, ha invitato gli esercenti a vedere nelle nuove tecnologie delle opportunità che “permetteranno ai gestori di sale di avere costi più bassi”. Il convegno è stato chiuso dall’ing. Nicelli (Cinemeccanica) che ha voluto affermare come la rivoluzione si realizzerà solo quando sarà “effettivamente possibile l’abbattimento dei costi, anche per gli esercenti”. E avrà bisogno di standard uguali per tutti “che evitino”, ha concluso Nielli, “il ripetersi del caos che abbiamo visto con i sistemi di decodifica delle pay Tv”.

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