Sorrento 2023, il saluto dei presidenti delle associazioni

A inaugurare la serie di convention sono stati Luigi Lonigro, Mario Lorini e Benedetto Habib

Dopo un breve saluto del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, come da tradizione le giornate professionali di Sorrento – organizzate da Anec e giunte alla 46ª edizione – sono state inaugurate dai presidenti delle associazioni di categoria cinematografica Mario Lorini (presidente Anec), Luigi Lonigro (presidente unione editori e distributori Anica) e Benedetto Habib (presidente unione produttori Anica).

Il presidente Anec Mario Lorini ha sottolineato il grande coinvolgimento attorno alle giornate professionali, che oltre ai moltissimi accreditati ha visto anche la partecipazione di diverse scuole. «La ripresa è forte, sicuramente ci sono ancora molti passi da fare e avremo bisogno di tutto il 2024 (e forse del 2025) per recuperare i numeri del pre-pandemia. Ma ora è il momento di rilanciare e non dobbiamo demordere».

Soddisfatto dei risultati raggiunti quest’anno Luigi Lonigro, presidente unione editori e distributori Anica: «Credo che in questo momento tutta la filiera theatrical debba essere ottimista per il futuro radioso che la aspetta. Veniamo da un 2023 strepitoso, dopo Barbenheimer abbiamo assistito a una meravigliosa stagione di cinema italiana con Io Capitano di Matteo Garrone e C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Vorrei fare i complimenti a Vision e a Wildside perché avete fatto cadere l’ennesimo falso mito sul nostro cinema e potreste abbattere i 30 milioni di euro di incasso. Chiuderemo il 2023 sicuramente oltre i 70 milioni di euro e con un gap pari a solo un 15% rispetto al triennio 2017-19. È un punto di partenza su cui costruire un futuro importante nel 2024, anche se probabilmente mancheranno alcuni film hollywoodiani a causa delle conseguenze degli scioperi. Ricordo, inoltre, che chiuderemo il 2023 con una quota nazionale del 22%. I produttori hanno già alzato l’asticella, hanno iniziato a dialogare con il pubblico e mi auguro che si possa continuare in questa direzione. Infine, vorrei terminare con un invito a voi esercenti: mettete, per favore, da parte le cattive abitudini derivanti dal periodo pandemico: riaprite tutte le strutture e incrementate il numero di spettacoli».

Gli fa eco Benedetto Habib, presidente unione produttori Anica: «I22l cinema italiano è risorto dalle ceneri di un funerale celebrato fin troppo a lungo negli scorsi mesi. Ora ha dimostrato una grande capacità di mettersi in contatto con il pubblico, che è tornato ad amare la sala. Sala che resta centrale nella misura in cui rendiamo il cinema un grande evento, e dobbiamo far sì che questa sia sempre l’esperienza migliore possibile per lo spettatore. Il 22% di quota di mercato italiano è il secondo migliore dato in Europa e siamo dietro solo alla Francia. È un numero prezioso e significa che la nostra cinematografia ha ancora uno spazio».

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