In italia sono attivi 3.800 schermi di cui 3.200 fanno attività continuativa; di questi, sono 900 quelli digitali. I dati sono stati forniti oggi pomeriggio nell’ambito del convegno “La rivoluzione digitale: una rinascita per il cinema europeo?” che si è svolto al Digital Expo della Mostra di Venezia. «Il problema della completa digitalizzazione – ha specificato Paolo Protti, presidente Agis e Anec – è importante. Una major come Fox al Cine Europe di Amsterdam a giugno ha fatto presente che per il 2012 per la loro compagnia tutti i film saranno in digitale. Se tutti gli schermi non fossero pronti, si creerebbe un imbuto pericoloso tra quei cinema che possono proiettare in digitale e chi ha bisogno ancora della pellicola. Bisogna che l’Unione Europea sblocchi il tax credit come strumento utilizzabile anche dai piccoli cinema per la digitalizzazione». Il direttore generale cinema del Ministero dei Beni Culturali, Nicola Borrelli, ha specificato: «Come Ministero diamo per scontato che il digitale sarà completato e sarà una grande opportunità. Lo strumento principale messo in campo per questo processo è il tax credit per la digitalizzazione degli schermi, diventato operativo a metà 2009. Stiamo negoziando con l’Ue perché diventi utilizzabile per il periodo 2011-2013. L’Ue ha evidenziato delle criticità da risolvere e ci stiamo lavorando». Ha continuato Borrelli: «Se non dovessimo riuscirci, dovremo studiare una nuova legge ad hoc. La digitalizzazione delle sale è in una fase di passaggio; rischiamo una fase di stallo pericolosa che deve essere superata. Abbiamo un buon numero di sale digitali ma non sono sufficienti e i distributori sono costretti a seguire un doppio canale per distribuire i film, in pellicole e in digitale. Questo comporta maggiori costi». Gino Zagari, segretario generale Anem, ha specificato: «È importante che tutti gli schermi siano digitalizzati e che non ci sia un doppio canale. Chi non si sarà adeguato rischia di restare fuori dal mercato. Il pericolo è proprio questo; che le sale che non compiono la transizione possano essere messe ai margini. Anem è favorevole a un sostegno da parte degli enti locali per i cinema urbani e di prossimità. I multiplex sono avviati alla digitalizzazione ma se tutte le sale non compiono questo passo, il settore non avrà mai quei vantaggi economici che il digitale può fornire».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it