Francesco Alberoni, il neo presidente della Scuola nazionale dei cinema, a pochi giorni dal suo insediamento ha presentato il suo nuovo progetto: il censimento dell’intero patrimonio cinematografico italiano. Il piano, della durata di 10 anni prevede una spesa di circa 10 milioni di euro; il censimento, basato sugli archivi della revisione cinematografica e del cinema italiano, consentirà secondo il sociologo Alberoni “di verificare lo stato di conservazione delle pellicole e di procedere all’identificazione degli aventi diritto, in Italia e all’estero. Il secondo obiettivo sarà quello di riqualificare la Scuola nazionale di cinema, trasformandola in una vera scuola superiore a cui si accede dopo un certo livello di preparazione universitaria”. Nella conferenza stampa di ieri Francesco Alberoni inoltre ha raccontato che, dopo aver rifiutato l’offerta del ministro Urbani di guidare l’Istituto Luce, ha accolto subito la proposta di carica della Scuola nazionale di cinema. Il mio mestiere – ha concluso Alberoni – non è quello di insegnare cinema, bensì di trovare i soldi per gli scopi prefissi. Sono sicuro di essere all’altezza dell’incarico”. Alberoni ha anche ricordato il valore degli uomini del suo Cda: l’attore Giancarlo Giannini, il maestro gli effetti speciali Carlo Rambadi, lo scenografo Dante Ferretti.
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