Dura battaglia all’intesa Seat-Tmc da parte di Cecchi Gori. Secondo indiscrezioni circolate oggi sulla stampa italiana (ma da parte della società si preferisce non rilasciare alcun tipo di dichiarazione) il Senatore avrebbe infatti messo in moto una doppia azione legale per invalidare l’accordo con Seat-Telecom Italia per la cessione di Tmc. Due le direzioni lungo le quali la Cecchi Gori Group si sta muovendo per bloccare l’intesa: da una parte un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del Tar del Lazio che dà ragione a Telecom, dall’altra un ricorso d’urgenza al Tribunale civile per far dichiarare illegittimi gli organi amministrativi di Tmc (rappresentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri e dal direttore di rete Roberto Giovalli). Cecchi Gori cerca di bloccare l’operazione, dunque, per le condizioni sempre più sfavorevoli dell’accordo (dopo il crollo dei titoli Seat tramite i quali la vendita avrebbe dovuto effettuarsi) e di riappropriarsi della gestione dell’emittente. L’alleanza, che si è ormai sempre più delineata come una cessione, sembrerebbe fortemente compromessa. Intanto, Colaninno e Pellicioli affrettano i tempi: Telecom Italia, infatti, avrebbe richiesto al Tar del Lazio di anticipare al 7 marzo (e non al 28 già fissato) la sentenza di merito sul ricorso presentato contro il divieto dell’Autorità di garanzia nelle Comunicazioni. Il mancato accordo tra le due parti potrebbe coinvolgere anche il settore cinematografico della holding capitanata dal Senatore. Tra le condizioni indicate nell’accordo, infatti, vi era incluso lo sfruttamento della library Cecchi Gori da parte del nuovo soggetto Seat-Tmc.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it