Durante gli Screenings d’autunno, la manifestazione dell’Anec che si è conclusa ieri a Roma per la presentazione dei listini del secondo gruppo, è scoppiata una polemica a causa della collocazione di un’anteprima. Si tratta del film ‘Diapason’, il primo prodotto italiano che aderisce ufficialmente al Dogma fondato da Lars Von Trier. La pellicola, diretta da Antonio Domenici, è prodotta e distribuita dal Gruppo Minerva di Gianluca Curti, che si è risentito per l’orario sfavorevole (le 23,30 di martedì 28 novembre) in cui il film è stato proiettato al cinema Embassy, in una sala quasi completamente deserta. A distanza di qualche giorno, dopo un primo sfogo, il produttore e distributore rimane in polemica con gli organizzatori e con la sua associazione Unidim: “Di fatto il film è stato proiettato tardi e non è stato seguito dagli esercenti. E’ un prodotto italiano, interamente autofinanziato da me e da Paolo Landolfi, che non ha avuto la giusta attenzione. Allora tutto quello che si dice sul cinema italiano, anche da parte del Dipartimento Spettacolo, sono solo parole. Ma anche gli stessi esercenti si sono disinteressati del prodotto. Ho riscontrato scarsa sensibilità da parte loro”. La responsabilità della collocazione a tarda ora sarebbe dell’Unidim, rea di non aver difeso l’interesse di un associato: “Avevo parlato anche con Occhipinti – riprende Curti – che mi aveva spiegato che alle giornate come Unidim siamo ospiti dell’Anec e che non c’era spazio. Poi, dopo mie insistenze, mi hanno inserito nel programma ma troppo tardi. La verità è che come associazione siamo orfani di Traxler. In questo momento siamo in una fase di transizione e ci sono interessi e dinamiche diverse: ora non è più l’associazione dei distributori cinematografici, ma multimediali”. Dall’Unidim fanno sapere che quando Minerva ha chiesto di presentare il film il programma era già chiuso: la collocazione scelta dall’Anec era l’unica possibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it
