Schermi di qualità, 755 le sale iscritte per la quinta edizione

Sono 755 gli schermi iscritti alla quinta edizione di Schermi di qualità (settembre 2010 – agosto 2011), l’iniziativa di sostegno al cinema di qualità italiano ed europeo promossa da Agis, in collaborazione con Anec, Acec, Anem e Fice. Di questi 755 schermi, il 46% sono monosale, il 39% sono in multisale da 2 a 4 schermi, il 10% nelle multisale da 5 a 7 schermi e il 5,7% nei multiplex. La Regione più rappresentata è il Lazio con 101 sale. A livello di box office, del 106,8 milioni di spettatori nel 2011 secondo i dati Cinetel, il 14,8% è stato registrato nelle sale Sdq. Uno dei film che ha ottenuto il maggior successo negli schermi di qualità è stato ‘Habemus Papam’; il film di Nanni Moretti ha registrato il 54% del suo box office proprio negli Sdq. ‘La passione’ di Carlo Mazzacurati ha ottenuto il 56,6% dell’incasso nelle sale Sdq e ‘Gianni e le donne’ di Gianni Di Gregorio il 61,5%. Le percentuali più alte riguardano, però, quei film italiani come ‘Noi credevamo’ di Mario Martone (65%), ‘Passione’ di John Turturro (69%) o ‘Corpo Celeste’ di Alice Rohrwacher (70%) che però sono stati distribuiti quasi esclusivamente in Schermi di qualità. Per quanto riguarda il cinema europeo, molto bene sono andati ‘Il ragazzo con la bicicletta’ (74%), ‘Uomini di Dio’ (71%); da segnalare ‘Il discorso del re’ che ha ottenuto il 44% del suo box office nelle sale Sdq malgrado la distribuzione abbia puntato di più su sale al di fuori di Schermi di qualità. Nell’introdurre l’incontro ha specificato Paolo Protti: «Una delle priorità del Ministero, in un momento di grande difficoltà economica generale, era difendere Schermi di qualità, iniziativa che coniuga valore della sala e valore del prodotto. Il cinema italiano sta avendo un grande successo e noi sosteniamo da tempo che anche grazie a Schermi di qualità un certo cinema nazionale è stato incentivato. Siamo molto contenti che il contributo ministeriale per Schermi di qualità sia stato riconosciuto anche per il 2011; la garanzia che si arrivi fino al 31 dicembre è nata nel mese di giugno durante le discussioni per il Fus cinema. Fin dall’inizio, il primo convegno qui alla Mostra di Venezia ha messo in evidenza la centralità della sala e Schermi di qualità va in questa direzione». Aggiunge Mariella Troccoli (MiBac): «Questo progetto aiuta il cinema d’autore a essere veicolato attraverso la sala; è un progetto trasversale che coinvolge anche alcune sale nei multiplex. Nonostante tutte le difficoltà note, si è sempre tentato di salvare questa iniziativa speciale. I dati dell’ultima edizione sono molto incoraggianti e siamo certi che un certa tipologia di film abbia mantenuto e conquistato un determinato pubblico anche grazie a Schermi di qualità».

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