Schermi di Qualità, 569 sale ammesse a premio per il 2009-2010

Sono 569 le sale che concorreranno al premio Schermi di Qualità per l’edizione 2009-2010 (quarta edizione, giugno 2009-maggio 2010). L’iniziativa, promossa da Agis e da tutte le sigle di esercizio e finanziata da Beni culturali e Arcus per 3,5 milioni di euro, premia quelle sale che promuovono e difendono il cinema di qualità italiano ed europeo. I risultati – elaborati da Multimedia Lab dell’Università La Sapienza di Roma – sono stati presentati ieri nell’ambito della Mostra dei Cinema di Venezia. I 569 schermi (su 875 iscritti in partenza) sono suddivisi in 78 province, 302 comuni e 20 regioni. Il contributo medio per schermo sarà di 5.486 euro contro i 10.588 della prima edizione (2006/2007), quando gli schermi premiati furono 255. Le sale aderenti a Schermi di Qualità rappresentano il 16% del totale sale e con 12,6 milioni di presenze, raggiungono il 12% del totale; la percentuale si alza sensibilmente al 27% se si considerano solo le presenze relative ai film di qualità. Se consideriamo i film d’essai italiani, in Schermi di Qualità hanno incassato 29,9 milioni di euro per 5,1 milioni di presenze, pari al 28% del totale. Particolarmente performante ‘Il concerto’ che ha registrato il 72% del suo incasso in Schermi di qualità; molto bene anche ‘Soul Kitchen’ con il 77% e ‘L’uomo che verrà’ con il 74%. Ha dichiarato il presidente Agis Paolo Protti: “Il successo di questa iniziativa ha generato una grossa partecipazione di sale anno dopo anno e, di conseguenza, il premio per chi partecipa è diventato irrilevante. Chiedere di più al Ministero sarebbe giusto ma, vista la situazione attuale, ci rendiamo conto che è difficile. Ciò che l’Agis chiede è di mantenere stabile questo impegno economico e di considerare Schermi di Qualità una priorità per l’esercizio e per l’industria cinematografica. Così si può guardare con fiducia al futuro”. Ha risposto Nicola Borrelli, direttore generale cinema del Ministero dei Beni Culturali: “Con gli stanziamenti previsti dalla Finanziaria è difficile fare di più. In ogni caso, questo è uno dei progetti prioritari per il Ministero e per la Direzione generale cinema“.

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