Sceneggiatori: stop allo sciopero. I dettagli dell’accordo

Termina lo sciopero della WGA, in attesa del voto sulla ratifica del nuovo contratto con AMPTP

Termina lo sciopero degli sceneggiatori della WGA: i comitati che si sono occupati dei negoziati con la AMPTP hanno votato a favore dell’accordo provvisorio che dovrà essere ratificato dai membri del sindacato. Le votazioni si terranno tra il 2 e il 9 ottobre. È stato inoltre votato il termine dello sciopero: i professionisti potranno tornare al lavoro senza inficiare il processo di voto. 

I DETTAGLI DELL’ACCORDO 

La WGA ha pubblicato i punti principali del nuovo contratto, che sarà valido fino al 1° maggio 2026. Il testo prevede un incremento per la maggior parte dei minimi del 5% a partire dalla ratifica del contratto, del 4% dal 5 febbraio 2024 e del 3,5% dal 5 febbraio 2025. Sono stati previsti aumenti per i fondi pensione e i piani sanitari, estesi ai team di scrittura. Ecco alcuni dei punti più dibattuti:

STREAMING E RESIDUAL

I residual per lo streaming internazionale (HBSVOD, high budget subscription svod) verranno stabiliti sulla base del numero di abbonati internazionali, con un aumento del 76% (compreso un +2,5% di base) per i residual dei servizi con la maggior base abbonati nei tre anni. Per esempio: i residual internazionali di Netflix per un episodio di un’ora aumenteranno dagli attuali 18,6 mila a 32,8 mila dollari. È stato inoltre inserito un bonus basato sugli ascolti, che diventa attivo dal 1° gennaio 2024: serie e film HBSVOD che siano stati visti da oltre il 20% degli abbonati domestici nei primi 90 giorni dal rilascio o nei primi 90 giorni di ogni anno successivo riceveranno un bonus pari al 50% dei residual nazionali e internazionali. Gli ascolti saranno calcolati dividendo per la loro durata le ore in streaming a livello domestico (della stagione o del film).

I committenti forniranno WGA il numero di ore in streaming dei loro Original in via confidenziale e verrano condivisi con i membri del sindacato in forma aggregata.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Per quanto riguarda la regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nei progetti protetti dal contratto, è stato stabilito che la IA non può scrivere o riscrivere alcun materiale letterario e i materiali generati dall’intelligenza artificiale non potranno essere considerati fonti e quindi rientrare nel contratto. «Questo significa che i materiali generati dalla AI non possono essere usati per indebolire i credit degli sceneggiatori o altri diritti». Un autore può sfruttare l’AI, se la società per cui lavora lo consente, ma un committente non può imporne l’uso. Inoltre, i committenti devono informare gli autori se il materiale fornito proviene dall’intelligenza artificiale.

 

 

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