Lo avevamo già sottolineato per le sale FICE, ovvero i cinema appartenenti alla Federazione italiana cinema d’Essai, e il discorso può essere riproposto anche per le sale ACEC, quelle dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema. Se da un lato questi cinema hanno un valore culturale e sociale importantissimo, dall’altro anche il loro peso numerico all’interno del mercato cinematografico è significativo.
Le sale Acec operano in profondità sul territorio e spesso riescono a intercettare quel pubblico che altrimenti non avrebbe altra possibilità per vedere un film. Ma, oltre a essere dei presìdi di aggregazione in aree decentrate del nostro Paese, contribuiscono nel loro piccolo a far crescere le presenze del cinema di qualità.
Questo contributo è stato in parte documentato da Cinetel, nell’intervento tenuto dall’AD Davide Novelli durante gli ultimi SDC Days che si sono tenuti a Roma il 9 e 10 novembre 2024.
Partendo dalla premessa che un’alta percentuale dei cinema Acec non è ancora rivelata da Cinetel (ben il 56%), le sale della comunità rappresentano il 20% dei cinema e l’8% degli schermi totali in Italia. Nel 2024, le loro presenze hanno pesato per il 4,3% del totale, in crescita sul 2023 quando la percentuale era stata del 3,3%.
Da sottolineare che ormai le sale Acec hanno pienamente recuperato (anzi, leggermente migliorato) i valori del pre-pandemia: il peso delle presenze nelle annate 2017-18-19 era, in media, del 3,2% mentre ora è appunto del 3,3%.
LA NAZIONALITA’ DEI FILM
A livello di programmazione, come facile intuire, i film proiettati nelle sale della comunità sono principalmente titoli di qualità e d’essai. Se il botteghino italiano del 2024 nel suo complesso è fatto per il 56,1% di produzioni statunitensi – dunque in gran parte i blockbuster americani –, nei cinema Acec sono i film italiani ad avere la fetta più consistente: il 33,9%, mentre gli Stati Uniti contano solo per il 26,2%.
LE DISTRIBUZIONI
Questa tipologia di programmazione più rivolta al cinema d’essai si rispecchia anche nella classifica dei distributori. Così, se la prima società del mercato nel suo complesso è Disney, per le sale della comunità è invece Lucky Red – player con una linea editoriale improntata al cinema di qualità europeo – il primo distributore.
I FILM
Infine, è interessante vedere come, per i film arthouse, il contributo delle sale di qualità abbia un certo peso. Per esempio, più del 20% delle presenze di Anatomia di una caduta arriva proprio dalle sale Acec, così come il 15,9% delle admission de Il gusto delle cose, il 15,4% de La sala dei professori e il 15,2% di Vermiglio.
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