Rutelli: «Bene la riforma Tax Credit, ma non siamo ancora alla fine»

Ci si avvicina sempre più all’entrata in vigore della nuova riforma Tax Credit per le produzioni cinematografiche e audiovisive. Dopo la firma dei documenti interministeriali, mancano ora quelli direttivi per fare ufficialmente partire la macchina. Filtra positività dagli ambienti Anica, ma il presidente Francesco Rutelli puntualizza che ci sono ancora vari punti da risolvere: “La pubblicazione del decreto – ha dichiarato al Il Sole 24 Ore – è una notizia positiva, chiarisce l’indirizzo che il governo vuole seguire nei confronti dell’industria del cinema e dell’audiovisivo“. La nuova legge cambierà i metri di valutazione delle opere beneficiarie di fondi pubblici per la produzione, puntando su una più stringente selettività a discapito di certi automatismi del passato. Una misura accolta con favore, ma ci sono ancora norme da migliorare.

Rutelli ha infatti specificato: “Non siamo alla fine del percorso, mancano i decreti direttoriali per completare l’impianto normativo, occorre essere certi che non creino discriminazioni. L’interlocuzione con il ministro Sangiuliano e il sottosegretario Borgonzoni è costante e costruttiva. A inizio agosto i produttori Anica hanno mandato una lettera con osservazioni analitiche e hanno ricevuto una prima risposta. Abbiamo fissato un incontro durante la Mostra di Venezia, contiamo di condividere ulteriori miglioramenti e integrazioni“. Particolarmente importante è il finora assente decreto dedicato alle produzioni internazionali: “È fondamentale per attirare investimenti in Italia. Secondo noi vanno rafforzate le strutture ministeriali per l’esame dei progetti e per i controlli. Alla struttura sono stati destinati tre nuovi dirigenti: è positivo, ma è solo un inizio“.

Anica ha richieste precise per il Governo, prima della definitiva entrata in vigore della nuova riforma sul Tax Credit: “Chiediamo certezza sui tempi e stabilità nelle norme, è necessario dare alle imprese queste cose. Non riguarda solo la dimensione dell’investimento pubblico, ma la costanza di regole e procedure e la rapidità amministrativa e attuativa” ha dichiarato alla testata.