Quilleri sul caro energia: «Si rischia la tempesta perfetta»

L'esercente Tomaso Quilleri, direttore programmazione del circuito Il Regno del Cinema, racconta in esclusiva a Box Office il suo punto di vista sullo stato di crisi dell'esercizio cinematografico a causa della crisi energetica

Dopo aver ascoltato il parere di Simone Gialdini (direttore generale Anec), ora è l’esercente Tomaso Quilleri a intervenire sulla preoccupante situazione energetica. Il direttore programmazione del circuito Il Regno del Cinema ha, infatti, raccontato in esclusiva a Box Office il suo punto di vista sullo stato di crisi dell’esercizio cinematografico determinato dal caro energia, auspicando soluzioni e nuove misure del Governo.

Come giudica la drammatica situazione in cui verte l’esercizio a causa dei costi energetici?
Il tema dei costi energetici rischia di provocare la vera “tempesta perfetta” per il nostro settore. Gli spaventosi aumenti dei costi, sommati ad un mercato che a causa della prevista assenza di titoli di rilievo ha segnato a settembre e continuerà a segnare almeno fino a metà novembre forti segnali negativi in termini di presenze e incassi, e il forte ritardo di provvedimenti governativi adeguati e promessi come imminenti dai rappresentranti del governo a Venezia, rischiano di minare la tenuta finanziaria di molte imprese.

Come state gestendo questa problematica internamente ai tuoi cinema?
La parte maggiore dei rincari per il nostro gruppo si avrà nel 2023. Qualora non dovesse mutare l’attuale situazione, o non arrivasse un sostegno “strutturale” al nostro settore, sarà impossibile temo non contrarre l’attività riducendo al minimo le aperture nelle fasce orarie meno redditizie in prima istanza. Ma è un perverso gioco al ribasso della qualità della nostra offerta; comporterebbe un’ulteriore depressione del mercato che va evitata assolutamente.

Che proposte concrete attende dal nuovo Governo?
L’immediata attuazione del decreto sui costi, già approvato e provvisto di coperture e in attesa solo dei decreti attuativi. Lo stallo determinato dal limbo in cui ci troviamo tra il governo Draghi e il nuovo governo arriva nel momento peggiore possibile, occorre fare presto. Tuttavia non basterà. Occorrerà un sostegno specifico sull’energia, ma non solo per il nostro settore temo. Ristorazione, alberghiero, industria e servizi… Senza un piano europeo che ricalchi quello relativo all’emergenza pandemica credo avremo davanti periodi molto difficili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it