Di seguito un estratto di un articolo pubblicato sulla rivista Box Office del 30 ottobre (n. 18). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.
“Da tempo i cinema all’aperto, le cosiddette arene estive, sono importanti presidi culturali che contribuiscono a mantenere vivo l’interesse del pubblico verso l’esperienza cinematografica anche nei mesi “deboli” al box office, fruendo film sul grande schermo sotto il cielo stellato. Magari recuperando un titolo perso in sala qualche mese prima, oppure acquistando un biglietto per l’ultima release. Sono molti, infatti, gli esercenti indipendenti che investono e allestiscono arene tra giugno e agosto lungo tutta la penisola, sia nell’entroterra sia in località marittime. Ma nonostante il valore di questi luoghi, raramente si analizzano nel dettaglio i risultati di queste attività stagionali. Per questo abbiamo deciso di immergerci più a fondo in questo mondo, osservando incassi, presenze e trend, coadiuvati dai preziosi dati Cinetel (società incaricata di raccogliere quotidianamente gli incassi e le presenze dei cinema italiani che copre il 96% del box office totale). Prima di iniziare, però, è necessaria una premessa sul campione preso in esame nell’analisi. Al momento, infatti, solo il 50% delle arene operanti sul territorio italiano è monitorato e registrato a Cinetel, anche se il presidente della società, Simone Gialdini, rassicura: «Cinetel rappresenta le arene più strutturate nei principali capoluoghi italiani. Per avvicinarci a un “risultato completo”, dovremmo ipotizzare di aggiungere alla cifra complessiva circa il 30-40% del totale registrato quest’estate dalle sale all’aperto. Del resto, come per le sale cinematografiche al chiuso, anche per le arene la registrazione a Cinetel è lasciata alla iniziativa del singolo esercente. Sono comunque fiducioso che, continuando a sensibilizzare il settore sull’esigenza della condivisione dei dati, nei prossimi 12 mesi assisteremo a una nuova ondata di iscrizioni, così da poter contare su un censimento più puntuale che arrivi a rappresentare almeno il 90% delle arene. Anche perché la maggior parte delle sale all’aperto che svolgono un’attività continuativa con almeno 40 proiezioni estive sono attrezzate con casse automatiche e possono tranquillamente dialogare con i sistemi centrali di Cinetel».

(© Getty Images)
I MACRO-NUMERI ESTIVI
Prima di addentrarci in analisi più approfondite, andiamo a scoprire quali sono i numeri totalizzati dalle arene nella scorsa estate. Dall’1 giugno al 31 agosto 2022, le 158 sale all’aperto monitorate da Cinetel hanno incassato 2.714.027 euro, per un totale di 510.997 presenze. Numeri che valgono il 4,9% degli incassi e il 6,4% delle presenze registrate da tutti i cinema italiani nello stesso periodo di riferimento (55.827.462 euro e 8.028.518 presenze). Interessante il confronto con il 2021, dove 184 arene attive hanno registrato al box office 2.254.878 euro e 427.032 presenze, che valgono il 6% del box office e il 7,5% delle presenze totalizzate da tutti i cinema italiani in estate (37.733.931 euro e 5.719.589 presenze). Numeri caratterizzati da un prezzo medio del biglietto di circa 6-7 euro per le riprese e di 7-8 euro per le prime visioni e anteprime. Quest’anno, quindi, le arene hanno incassato di più dell’anno precedente a fronte di un numero inferiore di strutture aperte al pubblico. Allo stesso tempo, però, va sottolineato che il box office complessivo tra giugno e agosto 2021 è nettamente inferiore a quello del 2022. Per Simone Gialdini, «la flessione nel numero di arene attive è dovuto agli incassi decrescenti degli ultimi anni, oltre all’assenza di sostegni ministeriali. Nonostante tutto, però, le arene storiche che hanno lavorato quest’estate hanno registrato ugualmente numeri positivi; il pubblico ha dimostrato di apprezzare ancora il cinema italiano, così come i film più mainstream hanno beneficiato di una seconda vita grazie alle arene».
REGIONE PER REGIONE
Analizzando i risultati regionali delle arene di mese in mese, salta subito all’occhio come – sia nel 2022 che nel 2021 – le regioni che hanno registrato i maggiori incassi a giugno, luglio e agosto si confermano le stesse tre, ovvero Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana (non necessariamente in quest’ordine), seguite sempre da Lazio, Liguria e Sicilia. Giugno si conferma un mese di transizione con attive poco più della metà delle arene complessive e con circa un terzo degli incassi registrati a luglio e ad agosto. Quest’ultimi, infatti, sono i mesi più “caldi” che attraggono il maggior numero di spettatori, certamente complice la fine delle scuole, l’inizio delle vacanze e un parco sale attivo al completo. Sorprende, poi, come non sempre un maggior numero di arene attive in una regione corrisponda necessariamente a un maggiore incasso rispetto ad altre regioni con un numero inferiore di sale attive. Nel 2022 giugno ha registrato 317.169 euro con 87 arene, luglio 1.211.332 euro con 146 strutture e agosto 1.185.526 euro con 140 sale all’aperto, mentre nel 2021 giugno ha incassato 267.000 euro con 83 arene, 933.814 euro con 173 strutture e 1.054.065 euro con 171 sale all’aperto.
QUALI FILM HANNO FUNZIONATO
In un’estate povera di grandi uscite, il pubblico delle sale all’aperto ha puntato soprattutto sulle release estive di maggiore appeal, per poi prediligere – come da tradizione – un’ampia programmazione di film di qualità italiani e internazionali. Infine, alcuni titoli mainstream hanno beneficiato di una seconda vita in sala. Ma quali sono i film che quest’anno hanno funzionato meglio nelle arene tra giugno e agosto? Il maggiore incasso si è rivelato…
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