Si è tenuto questa mattina al Lido presso la Casa dello Spettacolo – iniziativa Anec, Fice, Schermi di Qualità, Agiscuola e Agis – durante la 71ma Mostra del Cinema di Venezia, il seminario organizzato dall’Agenzia Camelot “La creazione del valore da e per la sala cinematografica”. Il convegno si è focalizzato sull’importanza del coinvolgimento delle aziende, piccole, medie e grandi, con il cinema. Ha dichiarato in apertura il presidente Anec, Lionello Cerri: “La pubblicità, finora, è stata un mezzo promozionale utilizzato senza tenere conto delle potenzialità che offre il grande schermo. La sala è un media particolare che, contemporaneamente, può arrivare a più pubblici. I cinema non proiettano più film ma si stanno arricchendo anche di altri contenuti offrendo l’unicità di una visione collettiva. Per questo il grande schermo può essere il luogo ideale per promuovere prodotti attraverso gli spot. Ma bisogna superare l’idea di messaggio che viene veicolato attraverso la tv”. Tra gli intervenuti alla tavola rotonda, Fabio Poli, partner e consigliere delegato della concessionaria MovieMedia, ha dedicato la sua analisi al rapporto con l’esercizio cinematografico da parte delle concessionarie di pubblicità per il cinema, e sull’importanza della collaborazione dei circuiti con tutta la filiera cinematografica. Uno sguardo al futuro che, secondo Poli, “vede il cinema e la sala cinematografica mezzo di comunicazione unico nel suo genere anche per il peculiare legame con l’innovazione tecnologica, valore aggiunto per una fruizione impattante”. Il presidente dell’agenzia milanese Echo, Marco Cino, ha incentrato il suo contributo sull’importanza della creazione di progetti che permettano di valorizzare il cinema agli occhi delle aziende. Cino ha illustrato l’opportunità per le aziende di legarsi al cinema al fine di promuovere una comunicazione e una visibilità strategica e innovativa. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Marco Abis (istituto di ricerca Macno), Paola Mazzaglia (Camelot), Giuseppe Oliva (Rai Pubblicità), Eugenio Bona (Media Italia) e Carlo Fontana, presidente Agis.
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