In questi giorni ha suscitato diverse polemiche la richiesta da parte della Siae di far pagare i diritti d’autore musicali ai siti che pubblicano i trailer dei film. Negli ultimi Anica e Agis hanno dovuto regolare la loro posizione in merito a questo tema con la Società degli autori, sottoscrivendo accordi ad hoc. Il primo è stato siglato dall’Anica nel 2009, il secondo dall’Agis a inizio 2010 e riguarda i siti degli esercenti. Dichiara a e-duesse Paolo Protti: «L’accordo ruota attorno al principio che se un soggetto utilizza un contenuto coperto da diritto d’autore, questo va pagato. Ma stiamo parlando delle musiche dei trailer coperte da quelli che vengono definiti Piccoli Diritti Musicali, e quindi l’ammontare da pagare è molto poco». Aggiunge Protti: «La tariffa da pagare varia a seconda dell’importanza dei cinema ma la media è intorno ai 600 euro. Ricordo poi che se in un sito si rimanda attraverso un link alla pagina ufficiale del film con il trailer relativo, non si deve corrispondere nessun compenso alla Siae, così come nel caso di trailer trasmessi senza sonoro». Conclude Protti: «Seguendo la legge, la Siae è giustificata a chiedere il pagamento dei Piccoli Diritti Musicali dei trailer. Ma attenzione: bisogna evitare posizioni miopi perché se sottraiamo risorse economiche a chi promuove il cinema, si crea un danno generale perché in questo meno gente andrà a vedere i film e questo creerà un danno diretto anche alla Siae». BOSr
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