Protti, sugli occhiali 3D eccesso di zelo tutto italiano

Non si è fatta attendere la replica di Paolo Protti, presidente Anec, al parere del Consiglio superiore di sanità che consiglia sia l’ultizzo degli occhiali 3D ai maggiori di 6 anni, sia il modello di occhiali monouso (si veda www.e-duesse.it/News/Cinema/Occhiali-3D-solo-oltre-i-6-anni-e-monouso-86196). In una nota all’Ansa, Protti fa presente che “la salute dei nostri clienti è il nostro primo impegno. Per quanto riguarda l’utilizzo sconsigliato ai bambini al di sotto dei 6 anni di età, noi sconsigliavamo già l’utilizzo ai minori di tre anni, ma stiamo comunque parlando di indicazioni”. Mentre sui possibili danni degli occhiali 3D, replica il presidente: “Avevamo già da tempo acquisito dei pareri autorevoli di professori oftalmologi del tutto positivi riguardo l’utilizzo degli occhiali 3D. Mi sembra solo un eccesso di zelo tutto italiano. Dagli studi che noi abbiamo fatto fare, gli occhiali possono dar fastidio solo a quelle persone che hanno disturbi di vista non ben corretti o latenti, cosa cha capita spesso ai bambini”. Per quanto riguarda gli occhiali monouso, il presidente Anec specifica: “”Dipende dalla tecnologia usata. Ce n’è una che prevede occhialini dal costo di circa 50 dollari. In quel caso gli esercenti sono obbligati a disinfettare, come avviene d’altronde in ogni parte del mondo, gli occhiali con presidio medico chirurgico che elimini ogni microbo. Se l’indicazione del Consiglio sull’utilizzo del monouso fosse vincolante si dovrebbe tener conto degli investimenti già affrontati da molti esercenti e, in caso, immaginare un cambiamento di tecnologia progressivo”.
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