Come anticipato da e-duesse (si veda l’agenzia dell’8 agosto), la Cecchi Gori ha tolto alla società Lanterna Magica la produzione esecutiva di ‘Momo e i signori del tempo’, cartoon diretto da Enzo D’Alò, che dovrebbe uscire a Natale. La decisione, che ha comportato il blocco del versamento di 700 milioni alla casa di produzione torinese (creatrice de ‘La Freccia azzurra’ e ‘La Gabbianella e il Gatto’), è stata diretta conseguenza del grave stato di crisi di Lanterna Magica dopo la rottura tra i due soci – lo stesso D’Alò e la produttrice Maria Fares – che ha portato l’azienda sull’orlo del fallimento. Lo hanno comunicato ufficialmente i sindacati Slc-Cgil e Fistel-Cisl, in un appello rivolto alle neonata Film Commission Piemonte e Torino (creata da comune, provincia e regione) per salvare i dipendenti della società.Il fallimento di Lanterna Magica dovrebbe avvenire entro settembre; il 21 è previsto un pronunciamento del Tribunale di Torino dopo che D’Alò aveva denunciato il socio e portato i libri societari. ”Un’azienda sanissima – sottolineano nel comunicato dipendenti e sindacati – lanciata verso lo sviluppo internazionale dopo vent’anni di attività, che muore a causa del voltafaccia di uno dei soci fondatori, il regista D’Alò, che ha firmato tutti i suoi successi. È stato D’Alò stesso a portare i libri in tribunale, consentendo in tal modo a Cecchi Gori di rescindere il contratto sottoscritto per la realizzazione di Momo”. La firma del film è sempre quella di D’Alò, rimasto in rapporto con la casa di distribuzione, ma con il taglio operato da Cecchi Gori – fanno notare dipendenti e sindacati – sono saltati “gli stipendi dei dipendenti, i pagamenti dei fornitori e anche un importante contratto con “France Animation” per la realizzazione di una serie televisiva”.
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