Presentato il progetto Anica Empower Lab dedicata alle professioniste della distribuzione

Si è tenuto martedì 3 giugno 2025 presso la sede dell’ANICA il lancio del progetto di mentoring che ha come obiettivo quello di favorire la crescita delle donne nella distribuzione, ridurre il gender gap nei ruoli apicali e creare nuove opportunità di networking e scambio di competenze

Ha preso l’avvio ANICA Empower Lab, la nuova iniziativa voluta dall’Unione Editori e Distributori Cinematografici di ANICA dedicata alle professioniste della distribuzione, comunicazione e marketing delle principali società del settore. Si tratta di un Progetto di mentoring con l’obiettivo di favorire la crescita delle donne nella distribuzione, ridurre il gender gap nei ruoli apicali e creare nuove opportunità di networking e scambio di competenze.

Tante le professioniste che hanno partecipato al primo degli incontri, lo scorso 3 giugno nella sede storica dell’associazione produttori in viale Regina Margherita a Roma, alla presenza del segretario generale Gaetano Blandini. Il percorso immaginato per loro prevede, nei prossimi otto mesi, un percorso di formazione che, con incontri individuali in cui, divise a coppie, 8 mentori e 8 mentee i cui nomi saranno annunciati nel corso di una serata dedicata agli eventi ANICA il 2 luglio a Riccione in occasione di Ciné – Giornate di Cinema, arriverà fino alle Giornate professionali di Cinema a Sorrento dall’1 al 4 dicembre 2025.

Alessandro Usai, presidente Anica, ha sottolineato le peculiarità del lavoro di queste professioniste non solo nell’industria cinematografica: «Il loro apporto è interessante e positivo anche perché sappiamo che hanno un profilo di competenze educative più alto della media e riescono a dare un contributo importante sia nella fase creativa che manageriale. Sono molto contento di questa iniziatica che spero sia la prima di una lunga sequenza».

Il programma è sviluppato in collaborazione con Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva nelle organizzazioni: «Oggi diamo il calcio d’inizio di questa meravigliosa avventura professionale – ha detto Luigi Lonigro, presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici – che illumina l’Anica di una nuova luce, più fresca, più moderna e che lascia presagire una crescita a tutto tondo della nostra Unione che guarda dal futuro, che si è evoluta e che continua a essere attenta a tutte le sollecitazioni».

Emanuela Bontempelli di Valore D ha poi portato all’attenzione i dati sul divario di genere che vedono un’attesa di 134 anni, a livello globale, perché si colmi. Le protagoniste del programma, 16 professioniste della distribuzione cinematografica e audiovisiva, fanno parte di quel 53,1% di donne in età lavorativa contro il 71,3 per cento di uomini (dati Eurostat forniti da Valore D). Paradossalmente però le donne si laureano prima e meglio (il 59,7% delle persone laureate in Italia sono donne, con voto medio di laurea maggiore e un’età media minore rispetto agli uomini, in base a dati Almalaurea forniti da Valore D). Cosa succede dopo è dovuto, forse, a un altro dato fornito da Valore D e cioè che le donne hanno sulle proprie spalle il 70 per cento dei carichi di cura familiare.

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