Ha preso l’avvio ANICA Empower Lab, la nuova iniziativa voluta dall’Unione Editori e Distributori Cinematografici di ANICA dedicata alle professioniste della distribuzione, comunicazione e marketing delle principali società del settore. Si tratta di un Progetto di mentoring con l’obiettivo di favorire la crescita delle donne nella distribuzione, ridurre il gender gap nei ruoli apicali e creare nuove opportunità di networking e scambio di competenze.
Tante le professioniste che hanno partecipato al primo degli incontri, lo scorso 3 giugno nella sede storica dell’associazione produttori in viale Regina Margherita a Roma, alla presenza del segretario generale Gaetano Blandini. Il percorso immaginato per loro prevede, nei prossimi otto mesi, un percorso di formazione che, con incontri individuali in cui, divise a coppie, 8 mentori e 8 mentee i cui nomi saranno annunciati nel corso di una serata dedicata agli eventi ANICA il 2 luglio a Riccione in occasione di Ciné – Giornate di Cinema, arriverà fino alle Giornate professionali di Cinema a Sorrento dall’1 al 4 dicembre 2025.
Alessandro Usai, presidente Anica, ha sottolineato le peculiarità del lavoro di queste professioniste non solo nell’industria cinematografica: «Il loro apporto è interessante e positivo anche perché sappiamo che hanno un profilo di competenze educative più alto della media e riescono a dare un contributo importante sia nella fase creativa che manageriale. Sono molto contento di questa iniziatica che spero sia la prima di una lunga sequenza».
Il programma è sviluppato in collaborazione con Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva nelle organizzazioni: «Oggi diamo il calcio d’inizio di questa meravigliosa avventura professionale – ha detto Luigi Lonigro, presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici – che illumina l’Anica di una nuova luce, più fresca, più moderna e che lascia presagire una crescita a tutto tondo della nostra Unione che guarda dal futuro, che si è evoluta e che continua a essere attenta a tutte le sollecitazioni».
Emanuela Bontempelli di Valore D ha poi portato all’attenzione i dati sul divario di genere che vedono un’attesa di 134 anni, a livello globale, perché si colmi. Le protagoniste del programma, 16 professioniste della distribuzione cinematografica e audiovisiva, fanno parte di quel 53,1% di donne in età lavorativa contro il 71,3 per cento di uomini (dati Eurostat forniti da Valore D). Paradossalmente però le donne si laureano prima e meglio (il 59,7% delle persone laureate in Italia sono donne, con voto medio di laurea maggiore e un’età media minore rispetto agli uomini, in base a dati Almalaurea forniti da Valore D). Cosa succede dopo è dovuto, forse, a un altro dato fornito da Valore D e cioè che le donne hanno sulle proprie spalle il 70 per cento dei carichi di cura familiare.
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