Il governo britannico, pur tra mille difficoltà, prosegue la propria battaglia contro la pirateria online. Mike Weatherley, consigliere del primo ministro Cameron incaricato di seguire le strategie per la tutela della proprietà intellettuale, lo scorso 29 maggio ha presentato un nuovo rapporto sul fenomeno dell’illegalità. La ricerca (consultabile integralmente a questo sito http://www.mikeweatherleymp.com) prende in esame in particolare il delicatissimo ruolo dei motori di ricerca nella lotta alla pirateria, a partire ovviamente da Google. Secondo lo studio che è strutturato su 10 dettagliati punti, è compito dei motori di ricerca ideare “standard di ricerca responsabili” negli algoritmi che rispondano alle richieste dei consumatori che a loro volta hanno il diritto di ricevere informazioni corrette per collegarsi a siti che operano nella legalità. Va ricordato che la pirateria online pesa sui conti dell’industria britannica che operano nella creatività per 400 milioni di sterline in termini di mancati ricavi.
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