Si è svolta venerdì a Pioltello una conferenza stampa, organizzata dall’amministrazione comunale, per denunciare manovre di boicottaggio contro il multiplex in costruzione. Come noto, il gruppo belga Kinepolis sta realizzando un impianto da circa 3000 posti: un’iniziativa sorta anche grazie alla collaborazione con il Comune. Ora, appunto, si parla di “una manovra di boicottaggio da parte di una lobby di matrice economico-politica, con l’appoggio di un comune limitrofo”. Secondo il sindaco Mario De Gaspari, il confinante comune di Segrate “starebbe operando con lo scopo di ledere il nostro progetto, nella speranza che venga bloccato, in modo da far ridiscutere il coefficiente regionale e accaparrarsi la costruzione di un cinema più grande”. Tutto sarebbe partito da una perizia fatta effettuare sul cantiere di Pioltello da Piero Fumagalli, titolare dell’Arcadia di Melzo (che sarebbe danneggiato dall’apertura del multiplex Kinepolis a causa dell’estrema vicinanza tra i due comuni); alla perizia, tesa a dimostrare che il cantiere è in ritardo e quindi non ottemperante le disposizioni di legge, è seguito un esposto al Dipartimento dello Spettacolo. Parallelamente il Comune di Segrate avrebbe approvato una concessione edilizia a favore della società Movie di Sesto San Giovanni, per la costruzione di un multiplex di 2495 posti, entro i limiti previsti dal decreto che regolamenta la diffusione dei multiplex in aree limitrofe. Ma, denuncia De Gaspari, l’iniziativa di Segrate partirebbe da irregolarità e dal tentativo di bloccare Pioltello: se il progetto di Kinepolis saltasse, a Segrate potrebbe sorgere un complesso ben più grande. È stato depositato infatti alla Prefettura di Segrate un altro progetto, da oltre 4000 posti, che non potrebbe nascere se non dopo il “blocco” dei lavori a Pioltello.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it