Per il Marché un’edizione stabile

“Questa edizione del Marché si è confermata sugli stessi numeri di presenze dell’anno scorso”; lo ha dichiarato a e-duesse Jérôme Paillard, direttore del marché du Film di Cannes. “Le delegazioni principali sono quelle provenienti dagli Stati Uniti che, da soli, rappresentano il 20% degli accreditati mentre i diversi operatori europei insieme totalizzano il 50%. Ma è soprattutto la Cina a crescere anno dopo anno; ormai è il quarto Paese con 700 operatori presenti. Un dato impressionante; fortunatamente la loro è stata una presenza molto attiva con diversi film acquistati per il loro territorio”. Paillard sottolinea che il Marché è la fotografia delle attuali dinamiche distributive dei prodotti audiovisivi. “Netflix non ha film presenti al festival, lo sappiamo, ma qui al mercato è venuto con una delegazione di 28 persone per acquistare e vendere film. Anche Amazon è ugualmente presente con buyer e seller; tutti i principali operatori delle piattaforme sono presenti. Un segno della centralità del Marché. Anche per quanto riguarda i film presentati siamo sugli stessi numeri dell’anno scorso. Tutti indicatori che certificano la stabilità di questa edizione”. Il mercato si caratterizza anche per un fitto programma di eventi. “Alcuni – sottolinea Paillard – sono stati entusiasmanti per la partecipazione e il coinvolgimento; penso ad esempio al Doc Day di oggi. Il documentario è sempre più centrale qui al Marché visto che sono stati presentati più di 400 titoli per il cinema. Segno di grande vitalità per questo genere e dell’interesse che sta raccogliendo”. Il manager non nasconde le difficoltà che sta attraversando la la distribuzione cinematografica: “Continuano ad esserci, e per fortuna, film importanti che riscuotono interesse al mercato, che vengono acquistati e che hanno i loro risultati nei cinema. Accanto a questi, però, ci sono titoli che fanno fatica a trovare sale e distributori e per i quali le piattaforme Vod non sono la soluzione unica per far vivere questi film. Quello che il Marché continua a svolgere è il ruolo di perno centrale per favorire la conoscenza e la diffusione di film in un contesto dell’audiovisivo che sta cambiando molto e aiutare i film a trovare la loro strada di business. Cerchiamo di favorire il dialogo tra operatori, tra società che si possono trovare insieme, discutere e sviluppare progetti”. Infine, una battuta sulla realtà virtuale di cui si sta parlando molto negli ultimi mesi: “La realtà virtuale? Può essere una possibilità in più ma non la soluzione dei problemi della distribuzione cinematografica. Non sappiamo ancora cosa diventerà; per ora è una via di mezzo tra intrattenimento e videogioco. Diciamo che può essere un complemento all’offerta di film”.

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