Open Doors: 12 progetti dall’Africa subsahariana

Anche quest’anno il laboratorio di coproduzione del Festival del film Locarno (6 – 16 agosto), Open Doors vuole sostenere e mettere in luce i registi di una regione del Sud e dell’Est del mondo il cui cinema indipendente è fragile. La regione scelta per il 2014 è l’Africa subsahariana, in particolare anglofona e lusofona. Con il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale svizzero degli affari esteri, registi e produttori sub sahariani saranno a Locarno per presentare a potenziali partner internazionali i 12 progetti già selezionati dal festival. A conclusione dei quattro giorni saranno premiati i tre migliori progetti. Il primo premio, del valore di 50.000 franchi svizzeri, è finanziato dall’iniziativa Open Doors in collaborazione con la Città di Bellinzona e il fondo svizzero di sostegno alla produzione Visions Sud Est, anch’esso sostenuto dalla DSC. Il secondo premio, di 7.000 euro, è offerto dal CNC, mentre ARTE conferirà il terzo premio, del valore di 6.000 euro.

L’edizione 2014 rafforza ulteriormente la proposta formativa. Oltre agli atelier per i partecipanti, legati alle problematiche di produzione e distribuzione degli indipendenti, un nuovo partenariato con il Torino Film Lab garantirà l’accompagnamento alla scrittura ad alcuni progetti e la partecipazione di uno dei selezionati di Open Doors alla prossima edizione del festival. Un’ulteriore novità è il riconoscimento introdotto quest’anno dal Producers Network del Marché du Film di Cannes che darà a tre produttori di progetti presentati a Open Doors la possibilità di partecipare alla manifestazione durante il Festival di Cannes 2015. Il programma degli Open Doors Screenings verrà reso noto nella conferenza stampa del 16 luglio, insieme alla selezione completa del Festival. La dodicesima edizione di Open Doors avrà luogo dal 9 al 12 agosto nell’ambito del 67° Festival del film Locarno. Di seguito l’elenco dei 12 progetti partecipanti:

‘Aleluia’ di Zézé Gamboa (Angola) ‘Faraway Friends’ di Teboho Edkins (Sudafrica/Lesotho) ‘Fig Tree’ di Alamork Marsha (Etiopia/Israele) ‘First Man’ di Jahmil X.T. Qubeka (Sudafrica) ‘Heart and Fire’ di Sol de Carvalho (Mozambico) ‘Hot Comb’ di Caroline Kamya (Uganda/Olanda) ‘I Am Not a Witch’ di Rungano Nyoni (Zambia/Francia) ‘Kula: A Memory in Three Acts’ di Inadelso Cossa (Mozambico) ‘Territorial Pissings’ di Sibs Shongwe-La Mer(Sudafrica) ‘The Mercy of the Jungle’ di Joel Karekezi (Sudafrica/Rwanda/Belgio) ‘The Train of Salt and Sugar’ di Licinio de Azevedo (Mozambico/Portogallo) ‘Unbalanced’ di P. Sam Kessie (Ghana)
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