In questi giorni abbiamoscritto delle polemiche che in Francia hanno visto protagonisti il Festival di Cannes, gli esercenti e Netflix. Il tema è quello dei film in concorso, prodotti e distribuiti dalla piattaforma Svod che, per sua politica, non prevede il passaggio in sala ma l’offerta ai suoi abbonati. Ieri, come abbiamo riportato, la direzione del festival ha annunciato che dal 2018 i film che ambiranno ad essere in concorso, dovranno garantire il passaggio nelle sale cinematografiche francesi. Ma qual è la posizione della Mostra del Cinema di Venezia sul tema? In una dichiarazione a Variety, ha dichiarato il direttore del festival Alberto Barbera: «Innanzitutto la mia solidarietà a Fremaux (direttore del festival francese, ndr). Non deve essere stata una decisione facile. Siamo ai colpi di coda di un mercato che si è evoluto troppo rapidamente e senza stabilire regole. Ci sono tanti interessi e ragioni in ballo: quelle degli esercenti, dei distributori, dei venditori, dei produttori e dei registi. Ma il ruolo di un festival è slegato rispetto a tutto questo. Il ruolo è diffondere il cinema di qualità, selezionarlo, farlo emergere, sostenerlo in quanto tale e non per dove si può vedere». Continua il direttore: «Per me il cinema resta un’esperienza legata alle sale, ma non possiamo non renderci conto che con l’arrivo di altre piattaforme non si torna indietro e i festival non devono essere messi in condizione di scegliere tra una parte e l’altra».
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