Di seguito un estratto dell’articolo pubblicato su Box Office del 30 ottobre (n. 18). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.
Al di là di certi parametri che riguardano il giudizio soggettivo del singolo utente, libero di essere d’accordo o no nel trovare film come il fantascientifico Il buco nella sezione dei thriller piuttosto che The Blues Brothers in quella degli action, bisogna dare atto a Netflix di essere sempre piuttosto precisa ed efficiente nella classificazione per genere dei titoli presenti in piattaforma. Non si può dire lo stesso, però, quando, per affinare i criteri di ricerca, si sceglie di affidarsi alle categorie tematiche. Capita sovente, infatti, scorrendo l’home page, di imbattersi in assurdità di catalogazione che, in alcuni casi, possono diventare delle vere e proprie criticità. Ecco le più macroscopiche.
In “Donne dietro la telecamera” troviamo film come La battaglia dimenticata, Venom – La furia di Carnage, ma anche la miniserie Hill House. Peccato che siano stati tutti diretti da uomini. Sì, nel caso dei primi due titoli compaiono nei credits di sceneggiatura anche due autrici, ma è sufficiente per rientrare in questa categoria? Lo stesso dicasi di Hill House, tratta da un romanzo di Shirley Jackson, ma scritto e diretto per lo schermo e diretto da Mike Flanagan. C’è pure Hook di Steven Spielberg, che non ha neanche una donna tra gli autori né alla fotografia.
Proseguiamo con la categoria “Classici familiari” dove, a film d’animazione come Il principe d’Egitto, Patch Adams e Notting Hill, ne vengono associati altri certamente non per tutti (anche come rating). Tra questi: Bastardi senza gloria, 8 Mile, Zodiac, Salvate il soldato Ryan e Elysium. Veniamo, poi, ai “Film premiati”, categoria ugualmente condivisa da pellicole che si sono distinte per riconoscimenti importanti in festival di serie A e agli Oscar (A Beautiful Mind, Green Book, Revenant, Drive, Django Unchained) e altri che, pur essendo stati nominati, sono rimasti a bocca asciutta oppure hanno vinto in categorie e festival poco rilevanti ai fini di una ricerca di questo tipo (tick, tick… Boom!, L’isola delle rose, Knives Out, Coach Carter, Due estranei, Sette anime). Bizzarro poi trovare tra i film “Campioni d’incassi” molti Netflix original, che al cinema o non sono mai arrivati o se sono stati distribuiti anche in sala non hanno né sfondato al botteghino né reso trasparenti i risultati ottenuti. Tra questi: Don’t Look Up, Triple Frontier e 6 Underground, ma anche prodotti minori come Red Notice o The Adam Project. Altri, come Unbroken, Geostorm, Eagle Eye, o il Ghostbusters al femminile del 2016, non sono propriamente titoli che hanno sfondato. Al contrario. A fronte dei budget investiti…
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