Müller, il 25 settembre annunceremo i titoli

”Abbiamo cominciato a lavorare subito dopo la nomina. I tempi? Io sono stato nominato responsabile cinema della Biennale ad aprile 2004, e la mostra è partita ad agosto…”. Lo ha dichiarato il direttore artistico designato del Festival del Cinema di Roma Marco Müller, a margine del cda della Fondazione Cinema che si è svolto ieri a Roma. Il direttore non si è sbottonato su quali film porterà a Roma: ”Per me i film si dividono in belli e brutti…saprete tutto alla conferenza stampa del 25 settembre”. Müller ha comunque espresso il suo auspicio di poter istituire dei premi per le categorie tecniche. Il direttore è inoltre tornato su alcuni dettagli del suo contratto, che ammonta a 120mila euro l’anno: ”Non so chi abbia fatto circolare la voce che io avrei richiesto 350mila euro e 30 collaboratori. Avrò invece otto consulenti. La cosa che mi ha sorpreso di più è stata che non hanno parlato quelli che fanno i film e li fanno girare. Ci sono tanti modi per prendersi cura dei film e Roma è l’alveo giusto dove i film possono trovare tutta la loro visibilità, ma anche la possibilità di rivelare delle parti di mercato sottovalutate. Avremo cominciato a fare bene il nostro lavoro se riusciremo a dare più voglia agli spettatori di venire a vedere i film negli spazi dell’Auditorium, ma soprattutto avremo vinto la nostra battaglia se, finita la rassegna, ci si sarà resi conto che il Festival sarà servito come punto di partenza per discorsi e percorsi che poi per forza devono continuare in altri luoghi e in altri tempi, e che il pubblico vero è quello delle sale”, ha specificato. Ma come sarà il suo festival? ”Ci sarà un potenziamento e un arricchimento del concorso, del fuori concorso e degli extra. Le rassegne saranno ripensate da chi ci ha lavorato. Alice nella Città? Chi l’ha sempre organizzata presto dirà come ripensarla”. A proposito di Alice nella Città, secondo quanto riportato oggi dal ‘Corriere della Sera, Gianluca Giannelli starebbe già lavorando a questa edizione con un programma e un budget autonomo sul modello delle Giornate degli Autori di Venezia.