“E” un festival allegro che vuole contrapporsi agli zombi di Cannes e Venezia” ha esordito scherzando Ezio Greggio, che ha presentato questa mattina la seconda edizione del Festival della commedia di Montecarlo. “In Europa non si pensa abbastanza alla commedia – ha continuato Greggio- e non ci sono festival che la valorizzano. Per questo noi continuiamo in questa opera, confortati anche dal successo della prima edizione”. A Greggio ha fatto eco Mario Monicelli, presidente del comitato artistico: “Non è vero che la commedia valga meno del film drammatico. Nella mia esperienza sono convinto che si possano dire cose importanti e serie con la modalità della commedia, affrontando anzi certi argomenti che il film drammatico non riesce a mostrare al pubblico”. Otto film in concorso da tutto il mondo, due retrospettive dedicate a Jean Paul Belmondo e Alberto Sordi, molte anteprime. Perché a Montecarlo e non in Italia? Risponde Greggio: “Abbiamo avuto molte offerte da tanti comuni italiani, che ci avrebbero appoggiato anche finanziariamente, ma ci premeva dare al festival un respiro internazionale, e Montecarlo ha l”appeal, le strutture e la volontà di sostenerci in questo scopo”.
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