Roberto Di Girolamo, presidente degli esportatori italiani (Unefa) e diFilmexport, si dice scettico in merito alla decisione presa da Aip, la jointparitaria tra Cinecittà Holding e Fiera Milano che organizza il Mifed,di anticipare di due settimane ad ottobre il mercato milanese che si terrà,infatti, dal 12 al 16 ottobre: “La decisione presa da Aip – ha dichiaratoa e-duesse Di Girolamo, incontrato all’Afm – nasce dalla speranza di riuscirea coinvolgere alcuni operatori che saranno al Mipcom la settimana prima.Non so quanti di questi potranno accettare: è difficile che un buyer stiain giro per due mercati consecutivi. Inoltre, il Mipcom ha una caratterizzazioneeminentemente televisiva e non cinematografica. Paradossalmente, la decisionepresa da Aip può finire con l’avvantaggiare l’Afm: se i due mercati fosserostati in contemporanea, infatti, avrebbero spinto gli operatori a scegliereuno dei due appuntamenti mentre in questo modo potrà portare i buyer cheavrebbero scelto il Mifed ad andare anche all’American Film Market. Inoltre,una struttura come Aip avrebbe potuto permettersi di sostenere la concorrenzanelle stese date del mercato americano avendo a disposizione più fondi;cosa che, invece, non può fare l’Afm”. In merito ai dati diffusi da Aipe che indicano che i buyer internazionali sostengono la necessità di averepiù mercati nell’anno, Di Girolamo risponde: “Come imprenditore non credomolto a quei dati. Due mercati sono più che sufficienti perchè ci sonosempre meno compagnie cinematografiche indipendenti. L’offerta di film èmolta ma manca la domanda da parte dei compratori”. Anche l’edizione incorso dell’Afm mostra segni di difficoltà: “A parte i numeri che vengonodiffusi – continua Di Girolamo – mancano qui a Los Angeles le compagniedi molti territori come le aziende sudamericane”.
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