Mifed: cambio di date, edizione 2004 dal 12 al 16 ottobre (I)

Il Mifed anticipa le date. Il mercato milanese, organizzato nell’ambito di Audiovisual Industry Promotion, si terrà infatti dal 12 al 16 ottobre 2004, mentre il giorno prima dell’inaugurazione si terrà il consueto anticipo dedicato ai prescreenings. Lo ha annunciato ufficialmente oggi a Roma Carlo Bassi, direttore del mercato milanese e amministratore delegato di Audiovisual Industry Promotion. Il cambio di date (in origine il Mifed 2004 doveva svolgersi dal 31 ottobre al 4 novembre) fa seguito a una lunga ricerca condotta dai responsabili del mercato su un campione di 600 aziende, sia partecipanti alle precedenti edizioni che non. “Abbiamo deciso questo anticipo – dichiara Bassi – non certo per paura dell’Afm di Los Angeles (che dalla fine del 2004 si sposterà a novembre, dal 3 al 10, n.d.r.), ma sulla base dei dati di un sondaggio che abbiamo svolto con le aziende, allo scopo di capire le esigenze del mercato; questa ricerca ci ha fornito indicazioni che spazzano via tanti luoghi comuni, e che ci permettono di disegnare un nuovo “progetto Mifed”, ancora più adeguato per gli operatori”. Dalla ricerca risulta che il 74% dei seller afferma la necessità di disporre di più mercati possibili durante l’anno, a condizione che siano economicamente più sopportabili. Il 63% dei venditori americani intervistati, inoltre, dichiara che il Mifed ha un’enorme valenza sulle proprie attività di export. L’80%, infine, identifica nei costi una fra le principali difficoltà per partecipare ai mercati. Continua Bassi: “Sono soprattutto le società medio-piccole, ovvero l’80% delle aziende attive sul mercato, a dire che sono necessari più mercati; sono invece le grandi aziende, che sono solo il 10% del totale di chi va ai mercati, a ritenere che siano troppi. Le società medio-piccole, inoltre, hanno il loro punto principale di business ai mercati (realizzano il 70% del fatturato nel periodo compreso tra il mercato in questione e i due mesi successivi, con punte che arrivano all’80%; per le grandi compagnie la percentuale è del 25-30%). Quindi, c’è bisogno dei mercati purché si riducano i costi e purché cresca il business. Inoltre, il 72% dei buyers medio-piccoli segnala i mercati “puri” (non legati ai festival) come quelli in cui è possibile realizzare i migliori affari”.

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