MIA, le urgenze del cinema italiano per Del Brocco e Letta

Nella prima giornata del MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (14-18 ottobre) il settore audiovisivo è stato protagonista del convegno “The Growth of Cinema and the Audiovisual Sector in the Centre: The Support of Unicredit”. Protagonisti del panel organizzato da UniCredit, Paolo Del Brocco (amministratore delegato Rai Cinema), Giampaolo Letta (vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film), Verdiana Bixio (presidente di Publispei), Salvatore Pisconti (Regional Manager Region Centro of UniCredit) e Lucio Izzo (responsabile Corporate Sales & Marketing of UniCredit). Paolo Del Brocco (amministratore delegato di Rai Cinema) ha sottolineato l’importanza di mantenere teso il filo tra pubblico e cinema in questo momento così delicato: «Tutta l’industria italiana deve tenere aperto un canale con la sala, senza cui il cinema non esisterebbe. Prima della tragedia causata dal Covid, il cinema italiano era sulla strada giusta e raccontava storie più forti e intense. Due direttrici, quest’ultime, che si rafforzeranno ulteriormente in futuro in virtù di quanto accaduto. L’ultima stagione ci ha visti protagonisti con Pinocchio, Il traditore, Non ci resta che il crimine, Hammamet e Gli anni più belli. Storie intense ma anche identitarie, dove il pubblico poteva identificarsi. Come servizio pubblico, oltre a soddisfare i vari target di pubblico, abbiamo anche il compito di offrire contenuti che possano suscitare emozioni, far riflettere e sorprendere. La somma di questi ingredienti è necessaria per mantenere questo legame tra pubblico e sala. Se le sale chiudessero, sarebbe una tragedia economica e culturale, verrebbe meno il luogo per eccellenza in cui vedere film. Si può sostituire la sala con Tv o piattaforme? Assolutamente no. Se si rinunciasse alla sala come modello primario, verrebbe a mancare l’architettura economica che sostiene la filiera. Il cinema resta un luogo insostituibile e un’esperienza irripetibile. In questo senso il lavoro degli istituti di credito, di chi supporta il cinema, è fondamentale per il Paese». Per Giampaolo Letta (vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film) è fondamentale una visione sul lungo termine e oltre i confini nazionali: «La crescita del cinema italiano non sarebbe possibile senza un grande sostegno economico. Allo stesso tempo le imprese italiane dell’audiovisivo appartengono a un settore molto frammentato, composto da migliaia di aziende. Ma se da una parte è un bene, in quanto indice di creatività, dall’altra questo comporta una dispersione di risorse ed energie perché poi le sfide sono soprattutto a livello internazionale. Resta fondamentale, quindi, guardare all’internazionalizzazione e attrarre in Italia investimenti dall’estero. Per quanto riguarda le piattaforme, credo siano un’opportunità molto importante di crescita per tutto il settore, purché dentro certe regole. Non vanno messe in competizione con il cinema. Ma un prodotto che nasce per il cinema, a parte in questi mesi dove è accaduto di tutto e la richiesta di prodotto audiovisivo è cresciuta esponenzialmente, deve andare al cinema. Bisogna tutelare la sala, perché oggi è l’anello debole della filiera. Il cinema è fondamentale per la creazione del valore dei prodotti cinematografici e per tutti i successivi sfruttamenti. Sono convinto che anche da parte del governo si porrà grande attenzione alle sale. Nei mesi successivi vanno incrementate anche le forme di incentivazione per accompagnare l’uscita dei film in sala». Infine, Lucio Izzo ha accennato a nuovi strumenti finanziari di UniCredit per sostenere il settore audiovisivo con maggior forza e lungimiranza, facendo riferimento ai Basket Bond, invitando a costruire insieme e a condividere i progetti sin dalle fasi iniziali.
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