Mereghetti si scaglia contro window troppo corte

Il critico e giornalista Paolo Mereghetti, sulle pagine del Corriere della Sera, riporta delle voci su una possibile riduzione a 45 giorni della finestra di esclusiva theatrical per i film italiani da parte di Franceschini criticando duramente questa scelta
Getty Images

Parole critiche quelle che Paolo Mereghetti ha riservato sulle pagine del Corriere dalla sera di oggi al presunto operato del Ministero della Cultura. Il giornalista e critico cinematografico ha infatti scritto che, secondo voci “nei corridoi che contano”, il ministro della Cultura Dario Franceschini stia per varare un nuovo provvedimento nel quale, oltre a una serie di interventi economici a favore del settore, ci sarebbe anche una nuova variazione sulla regolamentazione delle window che ridurrebbe l’esclusiva di permanenza nelle sale dei film italiani a soli 45 giorni. Dunque la metà dei 90 giorni che sono stati appena ripristinati.

Una polpetta avvelenata” come l’ha definita lo stesso Mereghetti che, sempre usando le sua parole, rappresenta “un tempo irrisorio che di fatto disincentiverebbe il pubblico a frequentare i cinema in attesa della programmazione in streaming. […] Una riduzione così radicale di tempi (dopo che i due massimi produttori nazionali, Rai Cinema e Medusa, proprio sulle pagine del Corriere avevano auspicato un prolungamento di quella stessa finestra per aiutare il settore a uscire dalla crisi) sembra quasi un controsenso. Che qualcuno potrebbe anche leggere come un’ulteriore porta aperta allo strapotere delle società di streaming e alla loro voglia di controllare (e indirizzare) la produzione nazionale. I dati dei biglietti venduti, ormai stabilmente intorno a un meno 60%, dovrebbero spingere a interventi che facessero tornare la voglia di cinema in sala, non a scoraggiare il pubblico. Soprattutto da parte di un ministro che vuole difendere la cultura nazionale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it