Dopo le dimissioni di ieri sera da amministratore delegato di Medusa Film, Federico Di Chio precisa, in un’intervista che apparirà sul numero di ‘Box Office’ del 15 dicembre: “Il gruppo mi ha chiesto di occuparmi di un’area strategica, la transizione di Mediaset al digitale terrestre. Non è stata una decisione facile: è nota la mia passione per l’area cinema. Ma il nuovo incarico era una grande opportunità professionale; e ha pesato molto il grande affetto e la stima dell’azienda, confermata da Piersilvio Berlusconi”. Di Chio preferisce non stilare un bilancio di questi quattro anni da amministratore delegato di Medusa (“Non posso giudicare il mio lavoro, lascio questo compito agli osservatori di mercato”), ma sottolinea i grandi risultati dell’azienda dal punto di vista “editoriale, economico e aziendale”, dal forte e completo listino (che spazia dal cinema italiano a quello americano, dal prodotto commerciale a quello di qualità) con una quota di mercato oggi attorno al 20%, pur con forti investimenti. Quanto al passaggio di consegne con Giampaolo Letta, che alla carica di vicepresidente sommerà ora quella di amministratore delegato, Di Chio parla di continuità: “Il passaggio di consegne interne dimostra la volontà dell’azienda di mantenere la direzione, anche perché non c’è motivo di cambiare”. Rispetto alle voci di ridimensionamento di Medusa, il manager le definisce prive di fondamento: “Sono ipotesi che non stanno in piedi: c’è bisogno di una riflessione sugli investimenti, come in tutte le aziende dell’audiovisivo in questa situazione di mercato; ma questo non si tradurrà in minori prodotti sul mercato”.Quanto al suo nuovo incarico, nell’intervista il manager del gruppo Fininvest ne anticipa le valenze strategiche, tra opportunità e rischi: “Con il digitale terrestre, il mercato si apre. Il mio compito sarà di coordinamento per tutto il gruppo”.
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