Nel 2002 sono stati 931 milioni i biglietti venduti nelle sale dell’Europa occidentale, vale a dire + 0,7% del 2001, quando erano 924 milioni. Questo è il dato riassuntivo reso noto da Media Salles attraverso la presentazione del nuovo numero della Newsletter “European Cinema Journal” (n. 2- maggio 2003). “Una crescita inferiore all’anno scorso (+ 10,6%) e contrassegnata da notevoli contraddizioni”, ha commentato a e-duesse Elisabetta Brunella, Segretario generale dell’associazione, “a partire dal paese più forte in termini di frequentazione delle sale cinematografiche, la Francia, che ha visto diminuire il numero dei biglietti venduti dagli oltre 185 milioni a poco più di 184 milioni, una differenza di – 0,7%”. In base ai dati diffusi da Media Salles, uno dei motivi del calo francese è legato alla diminuzione dei biglietti staccati per la visione dei titoli nazionali, che è passata dai 77 milioni del 2001 ai 65 milioni del 2002, con una quota di mercato scesa dal 41% al 35%. Ma ancor più pesanti della Francia, appaiono i cali registrati da Germania e Spagna: la prima perde ben 7,9% rispetto al 2001, passando da 178 milioni di biglietti a 164 milioni del 2002 e la seconda arretra del 4,2%, vale a dire da oltre 146 milioni a 140 milioni. Positivi sono invece i dati relativi alla Gran Bretagna, secondo mercato europeo. Con una crescita del 12,8%, risulta il paese con il massimo incremento di biglietti venduti, che passano da quasi 156 milioni del 2001 a quasi 176 milioni del 2002. Per quanto riguarda l’Italia, il segnale è positivo: sono cresciuti infatti i biglietti venduti nelle sale del nostro paese da 105,5 milioni del 2001 a 108,3 milioni del 2002, pari a 2,7%. L’incremento, seppur inferiore rispetto a quello dello scorso anno sul 2000 (7,9%), manifesta una tendenza positiva dell’afflusso del pubblico italiano nei cinema, considerando anche l’incremento del numero di schermi passato da 3.112 del 2001 a 3.299 del 2002.
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