Il 2023 si chiuderà con risultati positivi, ma Nicola Maccanico guarda già al futuro. Come riportato da Il Messaggero, l’amministratore delegato di Cinecittà ha anticipato quali saranno le novità del prossimo anno.
Al momento sono tre i cantieri aperti negli studios italiani, parte del percorso di riqualificazione e ampliamento dell’intera area sostenuto dai fondi del Pnrr, e nei prossimi mesi ne partiranno altri due. Entro il 2026 verranno ristrutturati quattro teatri di posa e ne verranno costruiti altri cinque, due dei quali pronti ad essere inaugurati proprio nel 2024.
Si partirà dal nuovo Teatro 22, che con i suoi 3.600 metri quadrati sarà il più grande di Cinecittà. Per l’inizio dell’anno sarò pronto anche il numero 7, il primo ad essere stato realizzato con i fondi del Pnrr e sul mercato dopo sei mesi. Per il 2024, prevede Maccanico, l’occupazione degli studi oscillerà tra il 70 e l’80%.
Tra i teatri a disposizione ci sarà anche il numero 18, che ospita uno dei virtual screen più grandi d’Europa e che dopo l’inaugurazione segnata da Senza Sangue di Angelina Jolie è stato impiegato per 300 giorni. Per l’ad, la vera sfida sarà «far convivere le produzioni con i cantieri aperti». Tra i partner fondamentali, non mancherà Fremantle, che lo scorso anno ha inciso per il 37% sulle attività di Cinecittà.
«Chiudiamo un anno importante – ha dichiarato Maccanico a Il Messaggero – Il terzo del percorso di rilancio di Cinecittà». I conti non sono ancora stati chiusi, ma la traiettoria dei ricavi segnala una crescita che arriverà a 43 milioni di euro contro i 39 milioni con cui si è chiuso il 2022. E questo considerando anche lo sciopero dei sindacati di attori e sceneggiatori americani, che ha causato importanti ricadute sul settore.
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