Luigi Abete è stato eletto presidente di Confindustria Cultura Italia, la federazione che riunisce le associazioni del sistema Confindustria attive nel settore delle industrie culturali e creative. La nomina è avvenuta nel corso del Consiglio generale tenutosi la mattina del 13 maggio 2025 e avrà validità per il prossimo triennio. Contestualmente, Nicoletta Righi, rappresentante dell’Associazione Italiana Editori (AIE), è stata nominata nuova direttrice della federazione.
Nel suo primo intervento da presidente, Abete ha voluto ringraziare i colleghi per il sostegno ricevuto, sottolineando l’importanza del ruolo che Confindustria Cultura Italia può giocare nello sviluppo economico e sociale del Paese. «Ringrazio i colleghi per la fiducia dimostrata– ha dichiarato Abete – Sono convinto che Confindustria Cultura Italia costituisca uno strumento fondamentale per rafforzare l’industria culturale nel suo complesso all’interno delle logiche produttive e di sviluppo del nostro Paese. E in questa direzione continueremo a lavorare, proseguendo il proficuo lavoro svolto da Innocenzo Cipolletta e da Fabio Del Giudice in questi anni grazie anche alla collaborazione di tutte le componenti».
Secondo le stime del Centro Studi di Confindustria, il comparto rappresentato da Confindustria Cultura Italia genera un valore aggiunto di quasi 35 miliardi di euro, equivalente al 2,2% del PIL italiano, e occupa circa 690.000 persone, ovvero il 2,7% dell’occupazione nazionale. Le associazioni aderenti includono AICC, AIE, ANICA, APA, FIMI, PMI e UNIVIDEO.
Nel delineare la visione strategica per il futuro, Abete ha ribadito il ruolo centrale della cultura come asset per il Paese. «La cultura è l’anima di questo Paese – prosegue Abete – e il nostro compito è accrescere la consapevolezza della centralità di chi produce, gestisce e valorizza questo prezioso bene, le industrie culturali, portando avanti punti comuni di intervento, a partire dalla valorizzazione industriale del comparto e dalla difesa del diritto d’autore».
Le quattro direttrici del lavoro della nuova presidenza saranno: l’investimento nel settore attraverso politiche industriali specifiche, il recupero e la valorizzazione degli attrattori culturali trasformandoli in hub dell’entertainment, la tutela del diritto d’autore come base per una giusta remunerazione, e l’impegno nella formazione e nell’occupazione giovanile.
Abete, già presidente di Confindustria in passato, è attualmente membro del CdA dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani SpA e già presidente dell’Associazione Industrie Culturali e Creative di Confindustria.
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