Lorini, partire con la multiprogrammazione

Stamattina a Mantova, al focus sull’identità del cinema d’essai, si è parlato anche di multiprogrammazione con i due responsabili, dei distributori Anica e degli esercenti Anec, del progetto di sperimentazione sul tema. Al termine del secondo panel, Mario Lorini (Anec) ha chiesto alla distribuzione di partire con la fase di sperimentazione nelle prime regioni.

Aveva aperto il tema Richard Borg (Anica), che ha raccontato il giro per l’Italia insieme a Lorini per spiegare agli operatori, in particolare i piccoli esercenti, «una metodologia di programmazione diffusa in Europa ma anche in alcune situazioni in Italia. Abbiamo dato consigli a esercenti in grave crisi, spesso sull’orlo della chiusura, prevalentemente di monosale e in qualche caso bisale. Abbiamo spiegato che la multiprogrammazione significa proporre più prodotto a un pubblico vario che può fruirlo in modo più vario. Soprattutto, significa aumentare la redditività della sala e del film». Borg ha ricordato che con Lorini ha visitato 6 regioni: «Ne dobbiamo vedere altre 4; vorremmo finire il giro entro le Giornate Professionali di Sorrento: oggi abbiamo quasi definito incontri in Liguria ed Emilia Romagna, poi mancherebbero Lazio e Campania».

Lorini ha rimarcato che l’esercizio di cui si parla, in difficoltà, «può prendere esempio da esercenti d’essai in termini di passione e dedizione al pubblico e alla programmazione. Il tour in giro per l’Italia è stato strategico: le sale visitate ci hanno confermato che un contatto diretto può far superare antichi problemi. Ci ha colpito la disponibilità della distribuzione, considerando che si partiva dalle sale più piccole e che la palla della programmazione viene passata all’esercizio. Abbiamo spiegato che non si tratta solo di programmare in modo diverso ma di lavorare in modo nuovo; creando in primo luogo un rapporto di fiducia che può fare la differenza. Sentire che sarà l’esercente che presenterà un piano di programmazione è una novità. Sarà fondamentale capire che tutti possano imparare un mestiere nuovo: tutti dobbiamo pensare che dobbiamo vedere più film e conoscere meglio il pubblico».

Ma, come si accennava, per Lorini i tempi sono maturi per partire: «Vorremmo concretizzare con una fase sperimentale, per la quale abbiamo perso un po’ di tempo: le sei regioni visitate fremono, e quindi chiedo a tutti e a Borg di partire come ci siamo proposti. Forti del fatto che non era scontato che dalla distribuzione, in un momento di stallo del mercato, venisse questo piccolo segnale ovvero che questa operazione possa far crescere i numeri».

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