Luigi Lonigro, presidente dell’unione editori e distributori Anica, non fa tanti giri di parole per descrivere la situazione attuale del cinema italiano, che definisce preoccupante. E così, in questo suo intervento in esclusiva per e-duesse.it, evidenzia le urgenze e le criticità da affrontare e risolvere nel minor tempo possibile per risollevare una situazione estremamente complessa.
«In un mercato theatrical che continua a soffrire e a generare numeri estremamente preoccupanti, il prodotto nazionale sta soffrendo in modo particolare», spiega Lonigro. «Nella recente conferenza organizzata dall’Anica, dal titolo “La fabbrica delle immagini”, sono state analizzate ed esposte alcune tra le cause principali della crisi che sta colpendo il nostro box office in modo più grave rispetto a quello dei principali territori europei comparabili. Gli editori e distributori dinematografici Anica hanno approntato da tempo un dossier sulle più importanti criticità da risolvere e sugli interventi da apportare con la massima urgenza per far ripartire il nostro mercato e sono in attesa di poterli esporre al Mic. Se qualcuno pensa che quanto è stato perso in questi due anni di pandemia potrà essere recuperato in tempi brevi, lasciando andare le cose così come sono e senza interventi drastici e immediati, forse non ha ben chiaro cosa è accaduto e sta accadendo al settore cinematografico in Italia. Nel frattempo, il 31 marzo è scaduto il tax credit potenziato a sostegno del P&A per i film italiani, che ha consentito ai tanti film nazionali – usciti da settembre ad oggi in un mercato che perdeva fra il 65 e il 75% rispetto al 2019 – di limitare le perdite. I risultati di gran parte di questi titoli non sono stati eclatanti e non hanno risollevato i numeri in modo rilevante, altri hanno fatto dignitosamente la loro parte dando il proprio contributo. Ma sono state tutte opere cinematografiche che hanno comunque avuto il coraggio e l’ambizione di affrontare il giudizio del pubblico e la spietatezza del botteghino, senza rifugiarsi nella più semplice e protettiva uscita in piattaforma. Da oggi la situazione si fa più complicata e pochi titoli italiani, temerariamente, arriveranno nelle sale da aprile in poi senza più avere il paracadute del tax credit potenziato, mentre tanti altri preferiranno attendere tempi migliori sperando in un box office più ricco». E conclude con un augurio per il settore: «Certamente un prolungamento fino a fine settembre del tax credit potenziato potrebbe consentire a produttori e distributori di arricchire, anche in questa condizione di mercato, l’offerta tardo primaverile con alcuni dei titoli pronti da tempo e in grado di poter dare una mano al nostro box office».
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