Dal 6 al 16 agosto si terrà la 56ª edizione del Festival di Locarno diretto per il terzo anno da Irene Bignardi. Nella serata di presentazione avvenuta ieri a Roma, il direttore del Festival, ha anticipato alcuni eventi che caratterizzeranno la manifestazione che, complessivamente, presenterà al pubblico 400 opere, di cui 220 lungometraggi, divisi nelle diverse sezioni (tra cui concorso internazionale, cineasti del presente e video). In attesa di conoscere i titoli dei film in concorso (il prossimo 24 luglio), Irene Bignardi ha annunciato che la serata conclusiva in Piazza Grande sarà dedicata alla proiezione di ‘Casanova’ di Fellini restaurato da Cinecittà; previsto anche un omaggio ad Alberto Sordi con ‘La più bella serata della mia vita’ di Ettore Scola, “ripescato” dalla Cineteca di Bologna. Inoltre, sempre in Piazza Grande sarà proiettato il secondo film di Alessandro Piva: ‘Mio cognato’; infine, è previsto un omaggio a Enrico Filippini, sceneggiatore di Ehrengard di Emidio Greco. Sul rapporto con il Festival di Venezia, Irene Bignardi ha dichiarato a e-duesse: “Noi facciamo il nostro lavoro di dissodamento del terreno cinematografico al nostro meglio. La natura di Venezia e quella di Locarno sono molto diverse: noi siamo, insieme, più popolari e più di ricerca. Siamo l’unico festival in cui il pubblico riesce davvero ad andare al cinema, sempre. Pensiamo a Cannes, che è diventato un festival solo per addetti ai lavori…=. Sul rapporto col cinema italiano, la Bignardi conclude: “I registi italiani puntano a Venezia perché pensano, e giustamente, che sia il festival più seguito a livello nazionale. Noi, d’altro canto, offriamo ai nostri film l’attenzione del meglio della stampa di Francia, Inghilterra, Germania…Con alcune distribuzioni italiane, come Mikado, Bim, Lucky Red, abbiamo un rapporto privilegiato – anche se non esente da conflitti! – come del resto con le loro equivalenti in altri Paesi”.
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