I cinema riusciranno a tornare ai numeri pre-pandemia nei prossimi anni? Sì e no. È questo il verdetto della società di consulenza PwC nel suo report “Global Entertainment & Media Outlook” sulle previsioni di sviluppo per il periodo 2023-2027 in diversi settori industriali, tra cui il mercato theatrical. Nel dettaglio, PwC prevede che le presenze delle sale cinematografiche nel mondo non torneranno ai livelli pre-Covid neanche nel 2027, mentre gli incassi sì. Detto più chiaramente, le admissions nel 2017 saranno 7,2 miliardi mentre nel 2019 se ne contavano circa 7,9 miliardi; tuttavia, grazie all’aumento del prezzo dei biglietto, il box office globale tornerà ai ricavi del pre-Covid già nel 2025, quando si incasseranno 46,5 miliardi di dollari. Cifra destinata poi a un’ulteriore crescita nel 2027 quando arriveranno a 52,1 miliardi.
TESTA A TESTA CINA-STATI UNITI
Nei prossimi anni, la Cina tornerà ad avere un peso da leader nel box office mondiale, tornando a contendersi con gli Stati Uniti il primato del mercato più redditizio sul fronte degli incassi in sala. Come si legge nel report di PwC, “la Cina sarà in testa al box office mondiale per gran parte del periodo 2023-2027 raggiungendo un incasso di 13,2 miliardi di dollari nel 2027, rispetto agli 11,9 miliardi di dollari previsti per il Nord America“. Dunque la Terra del Dragone tornerà a strappare lo scettro del primo mercato al mondo.
Detto questo, anche per il box office americano è prevista una crescita molto consistente: PwC ha stimato che entro il 2025 si prevede che gli incassi dovrebbero superare i 10 miliardi di dollari raggiunti regolarmente nell’era pre-pandemia, per poi salire a 10,7 miliardi di dollari nel 2026 e a 11 miliardi nel 2027, superando così i 10,8 miliardi del 2018.
LA POLARIZZAZIONE SUI GRANDI BLOCKBUSTER
Come del resto già sottolineato anche dalla ricerca di The Cinema Foundation, se i grandi film ci sono, gli spettatori arrivano, e il box office cresce. Nel 2022, in Nord America sono usciti 442 film, in calo rispetto agli 873 che hanno raggiunto le sale nel 2018, eppure alcuni grandi blockbuster hanno ottenuto risultati strepitosi come Avatar: La via dell’acqua che ha chiuso la sua corsa con 2,3 miliardi di dollari al box office wordwide, diventando il terzo film di maggior incasso di tutti i tempi. E da citare anche i risultati di Top Gun: Maverick con 1,5 miliardi e di Jurassic World: Dominion con 1 miliardo ai botteghini mondiali. Questi dati, sottolinea PwC, confermano l’evidenza che il mercato theatrical mondiale è polarizzato su pochi blockbuster, “un mercato cinematografico in cui una manciata di titoli rappresenta il 90% o più di tutti gli introiti”.
Un dato positivo sottolineato da PwC è che l’offerta di titoli è destinata a migliorare nei prossimi anni, con un incremento dei blockbuster di richiamo in uscita. “Nel 2023, i problemi di approvvigionamento di titoli dovrebbero essere risolti”, scrive il rapporto Outlook di PwC. Focalizzandosi sul mercato US, si legge poi: “nel periodo di previsione, i modelli di distribuzione dovrebbero avvicinarsi a quelli sperimentati nel periodo pre-pandemia. Ma più lungo termine, ci saranno alcuni casi di accorciamento della window theatrical”. Quest’ultimo discorso sulle window, in realtà, ci risulta poco centrato visto che all’ultimo CinemaCon gli studios hanno ribadito la centralità di un’uscita esclusiva nelle sale che riesca a far fruttare pienamente il potenziale del film; senza contare poi che l’uso di window nulle o molto corte in era pandemica ha ricadute ancora molto negative sul box office attuale come il deludente esordio di Elemental al box office americano ha recentemente dimostrato.
CONCLUSIONE
La conclusione importante del report è che “l’appetito per il cinema rimane, così come la disponibilità del pubblico a pagare prezzi elevati per l’esperienza del grande schermo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it