Le aspirazioni di Mompracem

I soci della casa di produzione, Carlo Macchitella, i Manetti bros. e Pier Giorgio Bellocchio, mettono a fuoco la recente partnership con beta film, il loro modello produttivo, la lavorazione della trilogia cinematografica di Diabolik e i progetti futuri in arrivo sul grande schermo

Come può essere sintetizzato quello che definite il “modello Mompracem”?
«Il nome della nostra società ne sintetizza a pieno la filosofia. Negli amatissimi romanzi di Emilio Salgari, Mompracem è l’isola dei Tigrotti della Malesia, comandati dall’affascinante Sandokan, che si contrappongono al dominio inglese. Questo è il simbolo di una produzione che si prospetta di fare un cinema un po’ “piratesco” e diverso da quello dominante, che sia insieme alto e di intrattenimento, con l’aspirazione profonda di scoprire nuovi talenti. È per questo che in numero più alto tendiamo a produrre film di registi giovani e spesso esordienti».

Ci racconti della vostra partnership con Beta Film.
«Il nostro rapporto con Beta affonda le sue radici nella ormai quasi trentennale conoscenza ed amicizia fra Jan Mojto e Carlo Macchitella e nella loro comune consapevolezza, trasmessa anche agli altri soci, che il matrimonio Mompracem/ Beta possa portare vantaggi ad entrambi. Per Mompracem, avere Beta come azionista significa avere un partner con una grande tradizione e storia nel mondo audiovisivo (non solo europeo) e con una significativa capacità e forza commerciale, finanziaria ed economica. Per Beta, Mompracem può rappresentare una fonte di progettualità e capacità produttive originali. In questi anni non è un caso che molti nostri film abbiano avuto successo all’estero grazie alla rete di vendita di Beta e siamo molto orgogliosi del fatto che in questi mesi, sulla scorta di quanto fatto in oltre cinque anni di lavoro comune, stiamo valutando l’ipotesi di dare più forza al nostro rapporto sia sotto il profilo finanziario che produttivo e commerciale».

Cos’ha significato il primo film di Diabolik per Mompracem?
«Diabolik è un tassello importantissimo per Mompracem. Abbiamo da sempre immaginato di realizzare un film da questo fumetto e abbiamo iniziato a parlarne da subito, da prima che la società nascesse a tutti gli effetti. L’acquisizione dei diritti è stata complessa, ma appena c’è stata la possibilità concreta di farlo abbiamo deciso di puntare tutto su Diabolik e affondare il colpo. È stato ed è tuttora un lungo viaggio che ci sta dando moltissime soddisfazioni e sono già in lavorazione i due sequel. In un momento davvero complicato per il cinema, il film è stato un successo di pubblico e il fatto che Beta lo stia vendendo in numerosi Paesi all’estero dimostra lo charm internazionale del progetto».

Quali titoli vedremo prossimamente sul grande schermo?
«Sono attualmente in post-produzione i due nuovi capitoli di Diabolik, prima, in estate, è arrivato sul grande schermo il nuovo film di Cosimo Gomez Io e Spotty, una commedia romantica interpretata da due giovani attori già affermati nel panorama internazionale: Filippo Scotti e Michela De Rossi. Uscirà prossimamente Vernissage, che vede il ritorno dietro la macchina da presa di un grande regista, Pappi Corsicato. E sono attualmente in preparazione tre progetti di giovani registi in cui crediamo molto: Manfredi Lucibello, Luna Gualano e Lorenzo Pullega».

Avete in cantiere anche progetti legati a serial per piattaforme streaming?
«Sino ad oggi Mompracem non si è mai confrontata sul terreno della serialità televisiva ma non vuole certo lasciare inesplorato nessun tipo di percorso, sia per quanto concerne la Tv generalista che le piattaforme. Queste ultime, in particolare, offrono la possibilità di raccontare storie in una forma contemporaneamente più ampia, in qualche modo diversa, e più mirata. In questa chiave stiamo lavorando su…»

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