Lanterna: il 21 settembre le conclusioni del giudice

A seguito della rottura tra i due soci di Lanterna Magica, Enzo D’Alò e Maria Fares, con conseguente denuncia del regista D’Alò, sono attese per il 21 settembre le conclusioni del giudice. Nel frattempo Regina Pasquali, collaboratrice della società, ha scritto una lettera a Box Office per replicare ad affermazioni di Maricla Affatato, addetto stampa di D’Alò. Il quindicinale rivolto agli operatori del settore cinematografico aveva pubblicato in luglio un articolo sulla situazione nella casa di animazione, sentendo fra gli altri appunto la portavoce del regista. Secondo Regina Pasquali, la Affatato “si permette di parlare di gravi scorrettezze che potrebbero determinare il fallimento della società. Questo è assolutamente falso, la denuncia presentata da D’Alò al tribunale è solo strumentale al fine di rovinare la Fares e la società”. Nella lettera, la collaboratrice difende l’operato dei dipendenti e afferma che “non è assolutamente vero che il signor D’Alò non condividesse la politica aziendale, ha semplicemente cambiato idea. Anche Aida, aveva la piena approvazione del regista, salvo poi fare marcia indietro dopo che tutto era ormai in moto. Nessuno si era mai rifiutato di rendere conto a D’Alò di tutto ciò che avveniva all’interno della società e su tutto ciò c’è sempre stata la sua approvazione”. Infine, la Pasquali aggiunge una considerazione: “Il divorzio fra Fares e D’Alò poteva essere meno traumatico e non c’era bisogno di distruggere tutto come sta facendo il regista. Le sue azioni, dettate da un rancore assurdo e devastante nei confronti di coloro che lo hanno sostenuto per anni, non hanno alcuna giustificazione, ma otterranno il risultato di mettere in mezzo alla strada parecchie persone e creare immense difficoltà a realtà produttive che per Lanterna Magica lavorano”. Da parte di D’Alò, si conferma l’intenzione di indire presto una conferenza stampa. Intanto sembra che la Cecchi Gori, stante la crisi di Lanterna Magica, abbia fatto valere una clausola che toglie alla società la produzione esecutiva di ‘Momo e i signori del tempo’, cartoon di prossima uscita.