È morto a Genova domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, a 83 anni Claudio G. Fava, noto giornalista e critico cinematografico. Nei giorni scorsi era stato ricoverato in una clinica genovese per un intervento chirurgico dal quale si era poi ripreso. La morte è poi sopraggiunta domenica per un malore.
Storico volto Rai, Fava divenne popolare al pubblico con la presentazione di film in tv sulle reti della Tv di Stato con il programma “Cinema di notte”, dove introduceva cicli di film e rassegne su registi, sceneggiatori e attori. Ruolo di cui fece la parodia, dimostrando grande autoironia, in ‘Ladri di saponette’ di Maurizio Nichetti. Era entrato in Rai, come giornalista professionista, nel 1970 dove ha lavorato per la Rete Uno e, in seguito, come capostruttura della Rete Due. Oltre al programma «Cinema di notte» condusse le rubriche “Dolly” e “Set”. Fava commissionò migliaia di ore di doppiaggi, restituendo la possibilità di essere visti a film scomparsi come ‘Il grande sonno’, ‘Acque del Sud’, ‘I migliori anni della nostra vita’, ‘Ribalta di gloria’ o addirittura mai distribuiti ‘La regola del gioco’ e ‘La guerra lampo dei fratelli Marx’. Esperto in particolare dell’opera del regista francese Jean-Pierre Melville, per l’attività svolta a favore della diffusione del cinema francese alla televisione italiana fu nominato dal governo transalpino “Officier des Arts et des Lettres”.
Per Rai Due fu responsabile della messa in onda anche di molti telefilm e fiction di grande successo tra cui “Beautiful”, “Capitol”, “Quando si ama”, “ Hunter”, “Miami Vice” e “L’ispettore Koster”. Fu anche critico e autore di rubriche per quotidiani (‘Corriere Mercantile’) e periodici e scrittore (fu autore di varie monografie, da Alberto Sordi a Federico Fellini, a Ugo Tognazzi).
È stato infine direttore artistico, dal 1996 ad oggi, di Voci nell’ombra, il primo festival italiano dedicato al doppiaggio cinematografico e televisivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it
