L’ultima insopportabile provocazione della pirateria è stata la celebrazione della fantomatica Festa dei pirati di Roma dello scorso 20 marzo presso il Teatro Capranica, vicino a Montecitorio. In realtà si è trattato del secondo appuntamento di questo tipo: l’esordio del party si svolse sempre a Roma lo scorso anno. L’aggravante quest’anno è stata l’adesione di diverse aree culturali e della politica con partiti come i Radicali dichiaratisi nei giorni prima apertamente a fianco dei pirati e Antonio Di Pietro che, in videoconferenza, si è collegato durante la festa definendo la Rete, “una moderna livella di Totò perché permette a tutti di parlare e avere le stesse info. E’ il più grande strumento di democrazia che ci sia e non credo che abbia bisogno di ristrettezze. Se qualcuno commette degli illeciti c’è la magistratura ordinaria che può indagare, ma bloccare la rete o l’accesso alla rete preventivamente, solo perché qualcuno può usarla impropriamente mi sembra una follia, anzi più c’è libertà di rete, più la rete si autoregola”. Purtroppo il clima che si è respirato è quello ben noto: no alla repressione per chi infrange la leggi, si alla protezione della privacy e ricerca di nuove forme per la gestione del diritto… Hanno preso la parola, tra gli altri, anche Luigi Diliberto di Tnt Village che amministra una comunità “Torrent” e che ha sottolineato come “è in corso l’ennesimo tentativo di fermare il file sharing con l’oscuramento dei siti, ma tutti sanno che basta un proxy per aggirarlo. Oscurare spingerà solo gli internauti a trovare nuovi modi per condividere”. Presente in sala anche Giovanni Battista Gallus, uno degli avvocati di Pirate Bay in Italia che ha commentato: “E’ fondamentale far capire che non servono a niente regole repressive, con internet sono cambiati i paradigmi. Applicare le norme della tv e della stampa al web è controproducente. Per non violare il diritto d’autore, ad esempio, basterebbe pensare a soluzioni di licenze collettive estese”. Il tutto a un passo dalle istituzioni. Immobili, ancora una volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it