La Cina toglie ‘Avatar’ dalle sale

La Cina sta ritirando ‘Avatar’, il kolossal di James Cameron, da gran parte dei cinema, nonostante il grande successo (ha finora incassato 75,5 milioni di dollari). China Film (il distributore cinese controllato dallo Stato) ha deciso infatti di sostituirlo nelle sale con una biografia di Confucio, considerata più patriottica e appropriata al pubblico. La comunicazione inviata dalla casa di distribuzione alle sale cinematografiche cinesi impone di sospendere le proiezioni della versione 2D del film a partire dal 22 gennaio. Rimarrà quindi in programmazione soltanto la versione 3D, ridotta però a poche copie visto lo scarso numero di sale attrezzate per la visione tridimensionale. Secondo il quotidiano di Hong Kong, ‘Apple Day’, si tratta di una decisione politica presa su pressione della censura a causa delle somiglianze tra il dramma dei Nàvì (il popolo protagonista del film minacciato dalla conquista umana) e le sofferenze inferte dal regime alle minoranze etniche.

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