«Il mondo dell’esercizio non è riuscito a presentarsi nei confronti di istituzioni e distribuzione con una posizione comune, e questo ci rende tutti deboli. Dobbiamo chiederci perché questo sia avvenuto. Di sicuro, rischiamo di essere tante debolezze nella filiera». Il presidente Fice Domenico Dinoia, in un’intervista sul nuovo numero di ‘Box Office’ targato 30 giugno/15 luglio che sarà in distribuzione dalla prossima settimana e anche alle giornate Ciné che si svolgeranno a Riccione dal 30 giugno al 3 luglio, ha rilasciato al nostro periodico cinematografico un’intervista sui problemi del settore e sulla situazione dell’esercizio e delle associazioni, temi che erano oggetto di un nostro recente editoriale da lui molto apprezzato.Per Dinoia, fino a pochi mesi fa presidente Anec Lombarda e vicepresidente nazionale (cariche che ha lasciato quando è tornato alla guida della Fice), «si va avanti ancora a citare problemi vecchi: basta con l’idea di una guerra tra multiplex ed esercizio tradizionale». E se «occorre lavorare per un coinvolgimento delle istituzioni a sostegno dell’esercizio, che è la vera emergenza del settore», finora invece «molto spesso l’esercizio è a rimorchio delle politiche dell’Anica, che punta tutto sulla produzione e non ha ancora colto in pieno le nostre difficoltà; tanto che insiste sulla necessità di aprire nuove sale, senza indagare sui motivi che oggi impediscono lo sviluppo, ovvero il problema della redditività per ogni tipo di cinema. Mentre il numero di film prodotti non è calato e continuano a nascere case di distribuzione… L’intervento pubblico non può ignorare questa situazione».Quanto al rapporto con gli altri segmenti dell’audiovisivo, «non solo non siamo riusciti a coinvolgere altri settori forti come le tv, ma non si è mai sviluppato un coordinamento vero tra esercizio, produzione e distribuzione». Mentre, sui “colleghi” dell’associazione dei multiplex presieduta da Carlo Bernaschi, «il ritorno dell’Anem in Anica, da cui non credo che il sistema multiplex ricavi grandi vantaggi (non mi sembra che in Anica ci sia, appunto, molta attenzione all’esercizio), non fa che allontanare la possibilità di un coordinamento dell’esercizio». E se non si vede «un grande spirito unitario» tra le categorie («anche per la Festa – che doveva essere un grande momento di promozione – non c’è stata una totale condivisione»), una nota positiva viene dal lavoro tra le associazioni sulla multiprogrammazione: «Devo ringraziare Mario Lorini e Richard Borg per il tour nelle varie zone per raccogliere idee, informazioni e problemi; spero che sia un’azione sostenuta da tutti i distributori. La multiprogrammazione può essere una leva di sviluppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it