Il tema dell’allungamento della stagione è sempre un nervo scoperto per l’industria cinematografica. Se ne è avuta uan riprova anche ieri durante uno dei seminari organizzati nell’ambito del V Meeting Internazionale del Cinema Indipendente organizzato da Agpci, in collaborazione con Fice e Anec Puglia e Basilicata. Il tema era quello del rapporto tra distribuzione e cinema indipendente ma, durante la discussione, è emerso il tema della stagionalità.
Il ruolo delle major
E’ stato il presidente dei distributori Anica e presidente di Lucky Red, Andrea Occhipinti a sollevarlo: “L’ossatura delle uscite estive deve essere costituita dai film delle major; in parte è già così, anche se non tutte le major ci credono. Devono essere posizionati anche film italiani come fa 01. Sarebbe importante anche Medusa partecipasse. Certo, tutti dovremo fare in modo che le abitudini del pubblico cambino in estate. Ma ci vuole gradualità. L’ottimizzazione delle uscite durante l’anno crea maggiore sfruttamento e migliori risultati per tutti i film, italiani e indipendenti”. Ha aggiunto Guglielmo Marchetti, amministratore delegato di Notorious Pictures: “I passi per lo sfruttamento della stagione estiva non possono essere compiuti solo dalla distribuzione. Un ruolo lo devono avere anche gli esercenti e i broadcaster. Se è vero che ogni operatore deve fare la sua parte, lo stesso deve valere anche per le sale. Penso alle percentuali di noleggio che, per un film estivo importante, potrebbero essere più alte rispetto alla media. Ma anche le tv dovrebbero contribuire pagando di più dei film usciti magari a luglio e che loro possono trasmettere un anno dopo in estate su canali pay o 24 mesi dopo sui canali free. Nel nostro piccolo l’anno scorso in estate abbiamo distribuito tre film investendo 2 milioni di euro per il lancio e incassandone 2,5 milioni: non era assolutamente scontato che accadesse”.
Le risposte degli esercenti
Leandro Pesci, del circuito Cinema di Roma, ha invocato la collaborazione tra esercenti e distributori: “Dobbiamo venirci incontro sulle teniture e sulle percentuali di noleggio. A noi va bene pagare percentuali più alte in estate ma i film devono essere forti. I distributori devono venurci incontro e noi esercenti dare garanzie. Se in estate le arene si riempiono, perché non deve accadere altrettanto per i cinema che sono all’avanguardia come nei principali mercati europei?”. Non ci sta Paolo Protti, presidente di Schermi di Qualità: “Il noleggio è sempre più caro per noi. L’estate? Ma le teniture sono già più lunghe e le percentuali che paghiamo sono già più alte. Il problema è che all’esercizio si continua a chiedere di più. Avverto un ritorno al passato quando eravamo la parte più debole che cercava di farsi ascoltare. I distributori non possono scaricare su di noi le loro difficoltà”. Ha concluso poi Domenico Dinoia, presidente Fice: “Abbiamo bisogno di un prodotto per tutto l’anno. Ma perché parlare sempre dei film delle major? Non ci si rende conto che si rischierebbe di avere sono film americani anche in estate come in tutto l’anno? Abbiamo bisogno anche di altri film”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it