L’Authority boccia l’intesa Seat-Tmc

L’Authority delle tlc dice no all’operazione Seat-Tmc. Il presidente Enzo Cheli ha infatti annunciato ieri il parere contrario all’acquisto da parte di Seat della Cecchi Gori Group, a capo di Tmc e Tmc2. L’Authority ha optato per l’applicazione letterale della legge che pone il divieto per la concessionaria del servizio pubblico di telecomunicazione di possedere direttamente o indirettamente concessioni televisive. L’operazione non può essere dunque autorizzata in quanto Telecom Italia, in seguito all’operazione di concentrazione Seat-Tin.it, detiene il controllo diretto di Seat (di cui possiede il 63,3%). Telecom ha già preannunciato ricorso al Tar del Lazio. Per il futuro del terzo polo televisivo, si vocifera di un interessamento del gruppo De Agostini e del colosso spagnolo Telefonica per le reti Tv del senatore Cecchi Gori, che puntava sull’accordo con Seat per risolvere i problemi del gruppo. Problemi che coinvolgono da qualche tempo anche le attività cinematografiche della holding, che negli scorsi anni dominava la classifica dei distributori, mentre oggi è solo all’ottavo posto. Ma c’è chi dice che Cecchi Gori, non più contento del matrimonio con Seat, potrebbe essere contento delle decisioni dell’Authority.

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