Di seguito un estratto dell’intervista di copertina a Nicola Maccanico, pubblicata su Italian Cinema del 30 agosto – 15 settembre (n.3), trimestrale in allegato a Box Office. Per leggere il testo integrale, scaricare QUI i pdf del magazine o la versione digitale gratuita dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonarsi direttamente alla versione cartacea della rivista.
A un anno dal suo insediamento in veste di amministratore delegato di Cinecittà, Nicola Maccanico fa un bilancio di questo lungo periodo in cui è stato avviato con successo l’imponente piano di espansione e di rinnovamento degli storici studios italiani grazie ai 300 milioni di euro del PNRR. Un progetto che porterà alla costruzione di nuovi teatri e backlot, che metterà a disposizione dei produttori internazionali (e nazionali) le migliori tecnologie ed expertise del settore, potenziando la capacità produttiva degli studi ed elevando Cinecittà a polo attrattivo delle più grandi produzioni audiovisive del mondo. «Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo portato avanti nel corso di quest’anno», spiega Nicola Maccanico, ad di Cinecittà. «Si è rivelata corretta l’idea che Cinecittà potesse ricoprire un ruolo centrale nell’industria audiovisiva e che ci fosse un’importante opportunità di crescita in questo momento storico.
Lo conferma il fatto che se a maggio 2021 avevamo un’occupazione dei teatri attorno al 50%, oggi possiamo contare su un’occupazione piena con il 70-80% di produzioni internazionali. In breve tempo, quindi, siamo diventati uno studio rilevante e attrattivo per le grandi produzioni estere ma anche italiane. Siamo riusciti a rendere più competitivo il modello aziendale di Cinecittà, ottimizzando e migliorando gli studios già esistenti. E ora, grazie all’imponenza delle risorse del PNRR, potremo allargare ulteriormente i nostri orizzonti costruendo nuovi teatri e spazi a disposizione dei nostri clienti. Insomma, è stato un primo anno vissuto intensamente che ha portato risultati tangibili e positivi per il futuro che ci attende.

(foto Andrea Martella)
Quali sono state le opere messe in atto nell’ultimo anno grazie ai 300 milioni di euro del PNRR?
«Entro dicembre assegneremo la gara per la costruzione del teatro 22, che sarà il più grande di Cinecittà con 3.500 metri quadrati e tecnologia di assoluta avanguardia. Entro giugno 2023 pubblicheremo anche le gare per tutti gli altri teatri: in totale ne ristruttureremo quattro e ne costruiremo altri cinque ex novo. Siamo assolutamente nei tempi previsti per realizzare un progetto imponente che renderà Cinecittà ancora più rilevante a livello mondiale».
Come procede l’ampliamento degli spazi degli studios attraverso l’intesa con Cassa Depositi e Prestiti?
«Procede spedito il lavoro connesso ai nuovi terreni che dovrebbero ampliare la capacità produttiva di Cinecittà. Entro fine anno vogliamo finalizzare l’acquisto dei nuovi terreni di Cassa Depositi e Prestiti adiacenti a Cinecittà e ora stiamo ultimando le analisi archeologiche e ambientali per definire l’operazione. Stiamo interloquendo con il Comune e Cdp per un piano definitivo che non solo consenta la costruzione di 8 teatri aggiuntivi e di 15 ettari di backlot, ma che ci permetta di sviluppare anche una serie di infrastrutture e servizi da mettere a disposizione della collettività. L’obiettivo è quello di avviare il percorso di affidamento dei lavori nel 2024».
Come gestite l’enorme domanda di produzioni italiane e internazionali che desiderano girare a Cinecittà?
«Facciamo di tutto per trovare la soluzione ideale per ciascuno e non è facile rispondere a tutte le domande quando teatri e backlot sono già occupati. E proprio perché la domanda è molto alta, potenzieremo ulteriormente la capacità produttiva di Cinecittà nei prossimi anni. Nel frattempo, abbiamo siglato un accordo con i teatri Lumina nella zona Nord di Roma per mettere a disposizione dei nostri clienti altri 4 teatri di posa. Siamo sempre al lavoro per trovare soluzioni flessibili in base alle esigenze di produttori e artisti».

(foto Andrea Martella)
In percentuale avete più richieste per set di film o di serie Tv?
«In percentuale riceviamo più richieste di produzioni internazionali e interpreto questo dato come un ottimo segnale. Il compito di Cinecittà, infatti, è attrarre investimenti e capitali internazionali che creino lavoro in Italia. Normalmente c’è sempre un equilibrio tra prodotto seriale e cinematografico; l’essenziale è la creazione di contenuti di grande qualità girati nei nostri studios».
Quali sono i servizi più attrattivi e apprezzati dai produttori internazionali?
«Cinecittà è particolarmente apprezzata perché opera in un contesto finanziario ed economico molto competitivo, perché le produzioni internazionali beneficiano di un credito di imposta molto attrattivo, e perché è collocata nella splendida cornice romana. Abbiamo teatri di posa di prim’ordine, importanti per dimensioni, maestranze e competenze collegate ai servizi connessi. Poi certamente Cinecittà emana sempre di più un grande fascino per i produttori e i filmmaker internazionali».
Che passo in avanti ha determinato la costruzione del ledwall più grande d’Europa nel cuore di Cinecittà?
«Ci sono elementi pratici e simbolici legati a questa grande opera. Pratici perché…»
Per leggere il testo integrale, scaricare QUI i pdf del magazine o l’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonarsi direttamente alla versione cartacea della rivista.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it