Lo spettatore cinematografico ricorda molto bene gli spot nei cinema, fino a quattro volte di più rispetto ai messaggi sugli altri media. E’ il risultato più significativo della ricerca presentata ieri sera a Milano, al cinema Manzoni, dalla concessionaria Opus Proclama, alla presenza del presidente Duccio Langs, dell’amministratore delegato Massimilano Langs e del direttore Federico Hertel. L’indagine, commissionata lo scorso anno a Promoservice con modalità concordate con Upa, Assomedia e Assocomunicazione, si è basata su 6.125 interviste a spettatori di 588 sale (tutte appartenenti al circuito Opus, alcune sono state “passate” due volte) e mirava a verificare il grado di advertising awareness spontanea (richiesta di quali filmati si ricordano di aver visto) e sollecitata (ricordo in riferimento a un determinato settore merceologico). Il ricordo spontaneo della pubblicità proiettata nelle sale Opus è stato del 18,2%, quello sollecitato del 12,3%, per un totale di “ricordo totale” pari al 30,5%. Altre due indagini sono state affidate da Opus a Promoservice: la prima su 507 casi nelle sale dei 4 circuiti Opus con il solo sollecito della classe di prodotto e la seconda su 523 casi di intervistati non frequentatori di cinema da almeno tre mesi (campione di controllo); due campioni resi omogenei per sesso, età, area geografica, ampiezza centro e professione. Il risultato è che il ricordo della pubblicità con il solo sollecito della classe di prodotto, per le marche per le quali il cinema Opus ha agito da solo a parità di altri mezzi presso il campione “esposto” al cinema, è stato almeno quattro volte superiore rispetto al campione di controllo. Si conferma, dunque, come al cinema lo spettatore sia più concentrato e meglio disposto alla comunicazione pubblicitaria, un mercato che nel segmento sala cinematografica è cresciuta secondo l’Upa nel 2000 del 14,1%. Ad oggi Opus controlla il 26% degli schermi del campione Cinetel, pari a un 36% delle presenze del campione.Nella stessa serata è stata presentata una ricerca Astra/Demoskopea dal suo presidente Enrico Finzi: i forti spettatori cinematografici hanno il massimo grado di “opinion leadership diffusa, ossia la capacità di influenzare le persone che li circondano, di creare “tam tam”. Secondo la stessa ricerca, tra i navigatori Internet (oggi 11 milioni), da quando hanno iniziato a frequentare la Rete, è diminuito il consumo di Tv (-20%), periodici (-15%), quotidiani (-11,5%) e radio (-5%), ma non di cinema, che sarebbe aumentato del 2,1%.
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